MANGANELLATE ALLA SAPIENZA: L’ORDINE PUBBLICO VA GESTITO USANDO IL CERVELLO E TRATTANDO CON CHI DISSENTE
FDI HA DIRITTO A ORGANIZZARE CONVEGNI, CHI NON LA PENSA COME LORO A CONTESTARE, MA USARE SENZA MOTIVO LA FORZA PUO’ FARE RITORNARE A TEMPI BUI
Mattinata di tensioni alla facoltà di Scienze Politiche della Sapienza in occasione di un convegno organizzato da Azione Universitaria cui sono stati invitati anche Daniele Capezzone e Fabio Roscani, esponente di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale.
Davanti alla sede della facoltà si sono riuniti decine di studenti per un presidio di protesta organizzata dai collettivi, ma le contestazioni sono rapidamente degenerate in scontri con la polizia.
I poliziotti, in tenuta anti sommossa, hanno respinto i manifestanti che reggevano uno striscione e tentavano di raggiungere l’ingresso della facoltà
La carica di alleggerimento è degenerata in una serie di colpi di manganello sferrati sugli studenti più vicini, e un ragazzo che ha tentato di forzare il blocco è stato trascinato sopra un muretto, messo a terra e ammanettato, per poi essere trasferito all’interno della facoltà, chiusa da una saracinesca.
“Dopo che l’Università e la rettrice Polimeni hanno legittimato per anni la presenza di organizzazioni fasciste, dopo l’insediamento del Governo Meloni, è arrivata anche la risposta delle forze dell’ordine e dell’apparato repressivo che hanno manganellato violentemente gli studenti – fanno sapere i collettivi – Non accettiamo che vengano legittimate violenza, razzismo e sfruttamento”. Gli studenti si sono quindi mossi in corteo verso il rettorato, circa 2.000 ragazzi che hanno avanzato reggendo striscioni e intonando cori di protesta.
“L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente – ha detto la rettrice Antonella Polimeni – Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”.
(da agenzie)
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