MARCHINI VUOLE MICHELE PLACIDO IN COMUNE PER OCCUPARSI DI CULTURA
“ALFIO E’ IL PIU’ ADATTO A GESTIRE I PROBLEMI DI ROMA, DISPONIBILE A DARE UNA MANO GRATIS E SENZA INCARICHI”
Non è un totogiunta ma poco ci manca. Se tra una settimana esatta il candidato sindaco del Pd annuncerà la squadra di governo che lo accompagnerà in Campidoglio in caso di vittoria, Alfio Marchini si porta avanti con il lavoro annunciando i primi nomi di quel Senato Civico che l’imprenditore presenta come uno dei punti cardine del proprio programma.
Uno dei componenti, con delega alla cultura, sarà l’attore e regista Michele Placido.
«Vorrei Michele Placido nel Senato Civico per occuparsi di cultura – annuncia Marchini – un modo per consentire alla società civile di partecipare alla vita pubblica. Oggi se chiedi a qualcuno di venire a fare l’assessore ti risponde che non ci pensa proprio e che per 5mila euro al mese è troppo rischioso. Quindi, serve un luogo che non obbliga a prendere una posizione politica forte ma che sia un organo consultorio che possa dare l’indirizzo a chi poi deve prendersi la responsabilità di gestire la città ».
All’interno di quest’organo Michele Placido sarebbe chiamato per il settore della cultura. I contatti tra Placido e Marchini vanno avanti da un po’ di tempo, come ammette lo stesso Alfio: «Ho già parlato con lui».
Quanto alla giunta vera e propria, Marchini spiega: «I nomi li dirò quando presenteremo la squadra di governo, prima delle elezioni, perchè siamo gli unici a poterlo fare non avendo correnti».
Michele Placido non è del tutto estraneo al mondo vicino ad Alfio Marchini. L’attore e regista è infatti lo zio di Alessandro Onorato.
Placido è infatti il fratello della madre del consigliere comunale uscente, già capogruppo della lista Marchini e ricandidato come capolista in Assemblea Capitolina.
Sarà magari anche per questo che accoglie subito la proposta di Marchini e da Cannes si dichiara pronto a dare una mano, pur senza incarichi ufficiali o etichette per un impegno civico ancora più incisivo.
Michele Placido dice di credere in Alfio Marchini perchè «grazie alle sue competenze imprenditoriali il candidato sindaco di Roma sarebbe in grado di governare una capitale che straborda di problemi. Ci vuole polso, qualcuno che non si fa trascinare dagli inciuci».
«Quando mi ha chiesto – racconta il regista – se ero disponibile a dare una mano per la città di Roma dove ho vissuto per lunghi anni a fornire qualche consiglio ho risposto di sì, d’altra parte lo avevo già fatto a suo tempo quando era sindaco di Veltroni diventando direttore artistico di Tor Bella Monaca a costo zero, sia chiaro. Come vorrei che fosse chiaro che non aspiro a fare politica o a un ruolo di assessore, faccio un altro mestiere, ma se mi si chiede un consiglio sono disponibile a mettermi a disposizione, anche a riparare una buca con la pala. Ogni cittadino dovrebbe avere il senso civico, amare la propria città . Certo, c’è chi mi ha chiamato e mi ha chiesto: ma che fai Michele, voti Marchini, ma lo sai che quello sta con Storace? Ma io a Storace non lo darei mai il mio voto, come non lo darei a Berlusconi. Sappiamo però, è inutile negarlo, che esistono le alleanze. Non credo che nel Pd non ci siano ottime persone, anche Giachetti lo è, ma ritengo Marchini più adatto a gestire in questo momento una metropoli come Roma. Certo, se poi un domani la mia fiducia dovesse venire meno, lo dichiarerei senza problemi».
Placido ha da poco terminato le riprese da regista di Sette minuti «una pellicola sul lavoro e sulla battaglia per i diritti con un punto di vista femminile. Quello di undici lavoratrici, tra le interpreti Ottavia Piccolo, Cristiana Capotondi, Ambra Angiolini e Violante Placido, che dovranno scegliere per il destino di altre colleghe».
(da “il Tempo”)
Leave a Reply