MAREA DI INSULTI SESSISTI CONTRO LA CAPITANA DELLA SEA WATCH: IN UN PAESE NORMALE STASERA LE CARCERI TRABOCCHEREBBERO DI DELINQUENTI
POI TUTTI SU UN BARCONE E ABBANDONATI AL LARGO DELLA LIBIA: CHIAMINO I LORO AMICI DELLA GUARDIA COSTIERA LIBICA… IL BUONISMO E’ FINITO, FUORI DAI COGLIONI
Matteo Salvini l’ha definita «una sbruffoncella che fa politica», lei è Carola Rackete, la capitana della Sea Watch che dopo 14 giorni di attesa ha deciso di fare rotta su Lampedusa.
Un atto di guerra, la nave va affondata appena entra in porto (o anche prima) hanno iniziato a strepitare i patridioti. Ma c’è come al solito chi riesce a fare peggio.
Perchè è quando sono comodamente seduti nelle proprie poltrone, magari al fresco (in attesa di quando finiranno al fresco), che i sovranisti italici danno il meglio di sè.
Ci sono come al solito quelli che credono alla propaganda e pensano che davvero esista un “blocco navale” attorno a Lampedusa la cui violazione comporta l’affondamento immediato della nave.
Altri esperti di diritto internazionale ci spiegano che invece si tratta di un atto di guerra deliberato da parte di Olanda e Germania.
Ma soprattutto ci sono quelli che invece se la prendono personalmente con la capitana.
E siccome la Rackete è una donna gli insulti sessisti si sprecano. «Impalamento (con tubo d’acciaio che le entro dalla figa e le esca dalla bocca) in pubblica piazza» propone un simpaticissimo difensore dei nostri confini.
È evidente che il problema non sono i migranti. In fondo il 21 giugno ne sono sbarcati in totale 121 nell’indifferenza più generale (e altri 59 sono sbarcati due giorni fa, il 24 giugno). Dall’inizio di giugno ne sono sbarcati quasi 900.
Ma in questo caso Salvini ha deciso che la Ong e la sua capitana sono dei nemici. Ecco quindi quelli che propongono di “raparla a zero e metterla al gabbio a pane ed acqua” oppure di “andare a pijallo ‘n der culo in Africa”, così davvero potrà aiutare i poveri migranti (che sappiamo tutti che non scappano da nessuna guerra)
Il difetto principale di Carola è ovviamente quello di essere donna, una “zecca” spiegano i più esperti della terminologia mentre altri ipotizzano che l’unico suo interesse sia quello di “preservare quello che hanno clandestini tra le gambe”. Maledetti immigrati dotati di pene!
I più fantasiosi azzardano cose come “cesso di mare” ma generalmente il livello è piuttosto basso: schifosa di merda, baldracca e zecca di merda sono gli insulti più gettonati. Insomma è chiaro dove si vuole andare a parare.
Nel frattempo il bravissimo ministro dell’Interno, quello che dopo le elezioni europee ha raccontato ovunque che ora sì che in Europa ci rispetteranno definisce l’ingresso nelle acque territoriali italiane una “provocazione e atto ostile” da parte di una nave battente bandiera olandese e chiede subito che l’Olanda “si faccia carico degli immigrati a bordo”.
Difficile a questo punto tenere a bada i patridioti che subito chiedono di passare dalle parole ai fatti con azioni eclatanti come il ritiro dell’ambasciatore in Olanda e l’espulsione dei funzionari olandesi dall’ambasciata in Italia.
La narrazione tossica di Salvini dà luogo a commenti disarmanti, come quello che chiede di sparare sulla barca
Oppure quelli che dicono che «arrivati a questo punto non riconosciamo più Lampedusa come isola italiana» o che «Lampedusa è una vergogna italiana» il tutto probabilmente per il semplice fatto di trovarsi geograficamente troppo vicina all’Africa.
Se c’è una cosa che questo ennesimo sbarco rivela è che Salvini non può fare nulla per impedire gli sbarchi, che tutti i proclami bellicosi servono al limite per spaventare le Ong (non gli scafisti, perchè quelli se ne fregano) che oggi però hanno deciso di andare a vedere il bluff del Capitano.
Il nostro sicuramente riuscirà a trasformare questa colossale figura di palta in un altro grande successo.
Lo farà raccontando dei misteriosi finanziatori della Sea Watch, dell’Europa che ci vuole invadere e chissà cos’altro. I suoi gli crederanno, che motivo hanno di dubitare che Salvini non faccia i loro interessi?
Alla fine l’importante è che i negri non vengano da noi.
Ma fino a quanto Salvini, uno che non ha nemmeno avuto il coraggio di farsi processare, potrà incarnare lo spirito dell’italiano?
(da “NextQuotidiano”)
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