MARINE LE PEN CERCA 20 MILIONI DI EURO PER LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE
LE BANCHE FRANCESI NON LA FINANZIANO, SI ATTIVA IL SOCCORSO ROSSO PUTINIANO…. SI PARLA DI UN ALTRO PRESTITO DEI RUSSI PER 28 MILIONI DI EURO DOPO QUELLO CONFERMATO DI 9 MILIONI… EVVIVA I SOVRANISTI FINANZIATI DA POTENZE STRANIERE, QUALUNQUE ESSE SIANO
A soli quattro mesi dal primo turno delle prossime elezioni presidenziali, Marine Le Pen si ritrova a dover fare i conti in tasca al suo partito.
Per finanziare la sua campagna elettorale, la leader dell’estrema destra francese è alla ricerca di 20 milioni di euro, una cifra considerevole visto il poco tempo rimasto per racimolarla.
Nonostante abbia bussato alle porte di tutte le banche nazionali, Marine Le Pen non è riuscita a trovare un solo istituto disponibile a finanziare il Front National.
Un importante aiuto sarebbe arrivato in questi ultimi mesi da Jean-Marie Le Pen, padre di Marine e fondatore del Front National.
Espulso dal partito lo scorso agosto per le forti divergenze ideologiche che lo separano da sua figlia, l’ex leader dell’estrema destra avrebbe comunque accettato di sostenere economicamente la sua candidatura con una donazione di 6 milioni di euro. La somma, che verrà devoluta in diverse tranche, proviene dalle casse di Cotelec, il micro-partito guidato dallo stesso Jean-Marie, ed è il frutto di una trattativa tra padre e figlia durata diversi mesi.
L’ex presidente del Front National non sarebbe però l’unico finanziatore.
Secondo un articolo pubblicato lo scorso 21 dicembre dal settimanale Le Canard Enchainèe, Marine Le Pen avrebbe chiesto un prestito di 27,8 milioni di euro a una banca russa di cui non è stato svelato il nome.
La notizia sarebbe trapelata dai servizi segreti statunitensi, preoccupati dall’ingerenza di Mosca nei processi politici europei.
Le Canard ha diffuso alcuni passaggi di una lettera che il deputato repubblicano Mike Turner ha inviato al direttore dell’Intelligence statunitense, in cui chiede di “raccogliere dettagli supplementari” in merito alla questione.
L’informazione è stata subito smentita da Wallerand de Saint Juste, il tesoriere del partito, che ha qualificato l’informazione come “ falsa” e “triviale”.
Una risposta è arrivata anche dalla stessa Le Pen, che interrogata via sms dal sito Le Lab ha fatto sapere che “per il momento non è stato accordato nessun prestito” e che per trovare i fondi necessari alla sua campagna “ha inviato delle richieste a 45 banche in tutto il mondo, anche in Russia”.
Se venisse confermata, una simile notizia potrebbe mettere nei guai il Front National, visto che per i finanziamenti ai partiti in corsa alle presidenziali la legge francese fissa un tetto di 16 milioni di euro per il primo turno e 22 milioni per il secondo.
In realtà , Marine Le Pen non ha mai nascosto le sue simpatie per il Cremlino e i rapporti diplomatici intrattenuti con Vladimir Putin.
Già nel novembre del 2014, in seguito a un’inchiesta condotta dal sito Mediapart, la leader ha ammesso di aver ricevuto 9,4 milioni di euro dalla First Czech Russian Bank (FCRB), una banca vicina al presidente russo.
In più occasioni la candidata del Front National ha criticato le sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea, arrivando a dichiarare che in caso di vittoria alle elezioni “la Francia potrebbe riconoscere la Crimea come russa”.
Marine Le Pen non è però l’unica figura politica a godere delle simpatie di Putin. Anche Franà§ois Fillon, candidato del centrodestra per le presidenziali, è stato più volte elogiato dal leader del Cremlino, che lo ha definito come “un gran professionista” della politica.
(da “Huffingtonpost”)
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