MARÃ’, LA MOGLIE DI GIRONE URLA ALLA CAMERA: “RIPORTATE A CASA MIO MARITO”
LA SORELLA DI MASSIMILIANO E LA MOGLIE DI SALVATORE NELLA TRIBUNA DEGLI OSPITI A MONTECITORIO: TRA LE MANI LA BANDIERA DEL BATTAGLIONE SAN MARCO
«Riportate a casa mio marito». Ha urlato tutta la sua rabbia verso l’emiciclo dei parlamentari Giovanna Ardito, la moglie del marò Salvatore Girone presente in aula durante il dibattito alla Camera sul caso dei militari italiani in India.
Stringe tra le mani la bandiera del Battaglione San Marco.
Con lei c’è anche Franca Latorre, sorella di Massimiliano
I parenti dei due marò pugliesi sotto processo in India, accusati di aver ucciso due pescatori indiani, non mollano, non vogliono mollare: «I nostri ragazzi – dice Franca Latorre con voce concitata, parlando al telefono con l’Ansa – devono tornare rapidamente qui».
«La politica – aggiunge la sorella del marò – deve essere unita. Non possiamo abbandonarli. Devono tornare», ripete.
Il boato delle dimissioni del ministro degli Esteri Giulio Terzi in disaccordo con le decisioni del governo, le affermazioni del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, lo stupore del presidente Napolitano di fronte a dimissioni non preannunciate, non hanno per nulla impaurito le due donne, che oggi sono andate alla Camera per seguire il dibattito riguardante i loro cari.
«La crisi politica non è una cosa che ci fa piacere», dice Franca Latorre solo pochi minuti dopo aver ascoltato l’annuncio delle dimissioni di Terzi.
«Comunque – aggiunge – i ragazzi devono tornare a casa, subito, rapidamente. L’unione fa la forza e la politica si deve unire».
Il terrore della pena di morte, lo spettro di una pena comunque severa, l’atmosfera sempre più tesa che circonda i due fucilieri in India fa battere il cuore alle persone che sono più care a Salvatore e a Massimiliano: i due marò venerdì hanno lasciato la Puglia per tornare in India con gli occhi pieni di lacrime.
«Siamo soldati, – hanno detto – ubbidiamo».
Ma l’inquietudine nei loro cuori e nelle loro case, a Torre a Mare (Bari) e a Taranto, è ora veramente tanta, sembra aver superato ogni argine.
Per questo Vania Girone urla nell’aula di Montecitorio, tra lo stupore generale e della stessa Boldrini, per questo Franca Latorre con il cuore in gola ripete: «Bisogna riportarli qui, subito».
E la sorella del fuciliere non ha dubbi quando ai politici rivolge oggi lo stesso appello che qualche giorno fa ha lanciato via internet Massimiliano: «L’unione fa la forza. Bisogna guardare avanti e bisogna far presto, rapidamente, subito. La volontà politica rispetto a questa vicenda deve essere unica».
«I ragazzi – dice la donna – sono innocenti e devono tornare a casa».
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