MATTEO ORFINI: “NE’ ORA NE’ MAI UN ESECUTIVO CON IL CAVALIERE”
IL LEADER DEI GIOVANI TURCHI DEL PD BOCCIA OGNI FUTURA MOSSA DEI RENZIANI
Matteo Orfini, leader dei Giovani Turchi, si va verso un accordo con il Pdl?
«No, nulla è cambiato da questo punto di vista. La nostra proposta è chiara: da un lato la disponibilità a discutere con le forze parlamentari e sociali delle grandi riforme istituzionali di cui il paese ha bisogno; dall’altro la proposta di un governo di cambiamento sulla base degli otto punti che abbiamo presentati che sono non trattabili e non derogabili. Quindi un governo Pd-Pdl è inimmaginabile».
Neppure ponendo dei “paletti”?
«Non è misteriosa la ragione per cui non si può fare: è che non si risolvono i problemi del paese mettendo insieme forze politiche alternative che hanno visioni diverse sulle soluzioni di quei problemi. Certamente il Pd chiede di consentire l’inizio della legislatura e la nascita di un governo».
Ad oggi c’è uno stallo: Bersani rischia di fallire?
«Lo stallo c’era il giorno dopo le elezioni, ma il Pd ha preso l’iniziativa disegnando una possibile via di uscita, anzi l’unica via uscita: la nascita del governo Bersani e la grande convenzione per le riforme».
Il Pd esplode se il segretario non ce la fa?
«Lavoriamo perchè non fallisca e non discutiamo delle subordinate».
Però ci sono. Un governo istituzionale, del presidente, appoggiato da tutte le forze, sarebbe inevitabile in seconda battuta?
«L’impianto non può mutare: non si può pensare alla nascita di una maggioranza tra noi e Berlusconi anche per il dopo. Quello che abbiamo escluso per l’oggi, lo escludiamo anche per il domani».
Nel Pd i renziani ritengono possibile l’unità nazionale a sostegno di un governo “del presidente”.
«Nel partito si discute. Ma è curioso che chi oggi esclude l’ipotesi del governo con il Pdl, la consideri domani un’ipotesi possibile. Sarebbe contro la logica».
Se Napolitano decidesse in questo senso, i Democratici cosa farebbero?
«Napolitano ha il dovere di dare un governo al paese, perchè questo è ciò che la Costituzione chiede al presidente. Le forze politiche valutano. Ma non credo che il Pd possa mutare atteggiamento. Un governo, quale che sia, sostenuto da una maggioranza Pd-Pdl, non è utile al paese».
(da “La Repubblica”)
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