MEETING DI “COMUNIONE E LIBERAZIONE†A RIMINI
CL NON SI ACCONTENTA: PROTAGONISTI O NESSUNO…. A RIMINI ARABI, EUROPEI, INTELLETTUALI E BANCHIERI…APERTURA DEL CARDINAL BAGNASCO
“La Chiesa è un popolo, sta sempre in mezzo alla gente e non è certo un’elite che parla da un pulpito”. Con questo pensiero guida, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha aperto a Rimini il 29° Meeting dell’Amicizia tra i popoli di Comunione e Liberazione, il cui tema quest’anno è “O protagonisti o nessuno”. Un discorso programmatico, quello del cardinal Bagnasco, di una Chiesa “che i problemi non li legge sui sondaggi, ma li vive in prima persona”, che rivendica il diritto di occuparsi di politica ed “essere se stessa per servire il bene comune”. Quando i vescovi intervengono, quindi, “non lo fanno da esperti di politica, ma per dare voce alla loro gente”. La tradirebbero restando in silenzio. Risposta a chi continua a parlare di “ingerenza” della Chiesa sui grandi temi.
Il cardinal Bagnasco ha puntato il dito sulla “emergenza educativa” che si registra in Italia, elementi su cui si confronteranno in 126 incontri anche otto ministri. E’ la prima volta dopo diversi anni che l’incontro inaugurale del Meeting non viene affidato da Cl a un esponente politico; scorrendo il programma risulta evidente che si vuole dare un respiro ampio alla manifestazione, con tanti personaggi internazionali e con grandi temi da dibattere: dalla pace ai diritti dei popoli calpestati, alla bioetica e la vita, dalla giustizia all’educazione, ai problemi della gente comune.
Alla kermesse di Cl sono attesi eminenti protagonisti del panorama internazionale: a partire dal segretario della Lega Araba, Amre Moussa fino al presidente della Commissione UE Manuel Barroso e al ministro degli esteri vaticano, l’arcivescovo Dominique Mamberti.
Nessun leader di partito. Non ci sarà il premier Berlusconi. Significativa, invece, la presenza di importanti esponenti della Chiesa, segno di una rinnovata attenzione verso il movimento ciellino. Giancarlo Cesana, docente di Igiene generale e applicata alla Bicocca e leader laico di Cl, non marca le distanze dalla politica che, spiega, “ è quello che è, ed è inutile fare gli schizzinosi”. Cesana sottolinea che Cl non è delusa dal Governo Berlusconi, ma questo “non vuol dire che approvi incondizionatamente tutto quello che il Governo fa”.
Perchè Cl non è un partito politico e non ha “delusioni governative”. Quanto al Pd, “non ci pare di vedere una opposizione seria, capace di proporre”.
Il tema di Rimini si ispira a una frase di don Giussani, fondatore di Cl, che propone una riflessione sull’idea di persona, sull’essere protagonisti. Che non significa primeggiare, diventare superuomini, ma realizzarsi, senza rinunciare alle sfide che la vita ci pone.
Il Cardinal Bertone, segretario di Stato vaticano, spiega che la vera domanda che si nasconde sotto la parola “protagonisti” è: in cosa consiste la felicità ? Che cosa può veramente condurre l’uomo a conseguirla?
Dai dibattiti di questi giorni, vedremo le risposte che emergeranno…
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