MENSOPOLI: CHI NON E’ IN GALERA SI ATTACCA ALLA POLTRONA
LA VINCENZI DOPO LA “NUOVA STAGIONE” PASSA ALLA NUOVISSIMA, CHIEDERA’ SCUSA PER I DANNI CHE HA FATTO LA POLITICA (DIMENTICANDO CHE GLI INQUISITI SONO DIESSINI) E RIMPASTA LA GIUNTA…
Si sono conclusi ieri gli interrogatori degli ultimi due inquisiti nella vicenda Mensopoli: Stefano Francesca, portavoce del sindaco e Giovanni Profiti, direttore del Bambin Gesù di Roma . Quest’ultimo, attualmente agli arresti domiciliari, accusato di turbativa d’asta in relazione all’appalto mense della Asl2 di Savona, ha respinto ogni addebito, precisando che i suoi rapporti con il card. Bertone non hanno mai riguardato aspetti commerciali o imprenditoriali.
I magistrati gli hanno contestato “di aver assicurato comunque alla Alessio SpA l’aggiudicazione dell’appalto dei servizi di ristorazione della Asl 2, pur in pendenza di un contenzioso giudiziario nel corso del quale il Tar Liguria, accogliendo il ricorso della ditta Pedus-Dusmann srl, aveva annullato la deliberazione del Direttore generale della Asl savonese della aggiudicazione della gara ad Alessio”.
La tesi degli inquirenti è che “ Profiti e Di Donato si sarebbero impegnati a riformulare la gara di appalto inserendo clausole tali da favorire in ogni caso l’aggiudicazione ad Alessio”. Tesi peraltro sostenuta da Alessio nel suo interrogatorio. In una telefonata intercettata tra Profiti e Fredrazzoni, il primo assicurerebbe il secondo sul buon esito dell’operazione con un “Stia tranquillo”. Profiti nega che questo fosse il senso della sua affermazione e nega di aver favorito alcuno, sentiva Alessio perchè era l’imprenditore che lo chiamava spesso in quanto “non si rassegnava a perdere”.
Quanto al portavoce del sindaco, Stefano Francesca, ha negato di aver percepito “mazzette”, affermando che anche i discorsi intercettati “erano solo ragionamenti in prospettiva”. In pratica solo “ipotesi di lavoro”, ma mai concretatesi.
Nessun contributo elettorale di 20mila euro, come invece l’Alessio ha sostenuto di avergli versato. E se Casagrande ha fatto altro, Francesca “non ne sa nulla” e afferma “ I soldi per la politica ? Era una idea ma non si è concretizzata. Mi resi conto che era una iniziativa inopportuna”. Tesi difensiva che cozza contro molte intercettazioni telefoniche e ambientali, nonchè con le dichiarazioni dell’Alessio.
Mentre il Gip si riserva entro martedì di decidere sulle richieste dei difensori degli imputati, circa il riottenimento della libertà per i propri assistiti, in Comune il Centrosinistra cerca di fare quadrato e autorizza il Sindaco a tentare una nuova Giunta con almeno 3 tecnici esterni e altri volti nuovi. La Vincenzi sostiene che la politica deve chiedere scusa alla città , tesi originale, semmai devono chiedere scusa lei e la sua Giunta che hanno creato questo scandalo, che c’entrano le persone oneste che fanno politica, siano esse a destra, sinistra o al centro? Certamente qua siamo di fronte a una vicenda che coinvolge la Sinistra diessina genovese in modo pesante e non è certo col maquillage di inserire in Giunta qualche imprenditore o professionista conforme ai poteri forti, che si esce dalla logica del connubio poteri forti e sinistra che gestisce e degrada Genova da 40 anni.
Vignetta di Punta Fine trata da www.lamiaterraan.it
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