MINACCIA SUL WEB DI USARE LE ARMI CONTRO LA KYENGE, DENUNCIATO PER MINACCE E DIFFAMAZIONE: FINALMENTE SI COMINCIA A FARE “PULIZIA ETICA”
STESSA SORTE PER UN ASSESSORE LEGHISTA DI MONTAGNANA E ZAIA NE CHIEDE L’ESPULSIONE IMMEDIATA… E’ ORA CHE LA LEGGE VENGA APPLICATA A CHI PENSA DI GODERE DI IMPUNITA’ NELL’ISTIGARE ALL’ODIO RAZZIALE SUL WEB
Sul suo profilo facebook aveva insultato e minacciato l’uso delle armi contro il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge.
Per questa ragione un 61enne veronese è stato denunciato dalla Digos della Questura scaligera.
La sua casa è stata perquisita, ma non sono state trovate armi. L’uomo è stato, invece, denunciato a piede libero.
La ministra è attesa a Verona il 4 agosto all’inaugurazione di “African Summer School” e In vista del suo arrivo la polizia sta svolgendo servizi di prevenzione.
“PRONTO A USARE ARMI” –
Sul proprio profilo di Facebook, l’uomo, secondo quanto riscontrato dalla Digos, il 26 luglio aveva “postato” un messaggio in cui dichiarava di essere pronti ad accogliere la “ministra negra” con delle armi.
Questa mattina, inoltre, sempre sullo stesso account del social network, “condividendo” una foto raffigurante la ministra seguita dalla frase “Kyenge? No grazie!”, era stato inserito un ulteriore messaggio offensivo e minaccioso.
“DENUNCIATO PER MINACCE E DIFFAMAZIONE” –
La polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica scaligera, ha rintracciato sul luogo di lavoro l’indagato, perquisendolo.
Gli è stato inoltre trovato addosso l’Iphone utilizzato per scrivere sul web le minacce contro la ministra.
L’uomo, alla presenza del suo legale, ha giustificato il proprio gesto collegandolo ad un recente furto nella sua abitazione che avrebbe detto essere stato compiuto da cittadini extracomunitari.
Avendo ammesso le proprie colpe e non avendo trovato armi nella sua abitazione, per lui è scattata la denuncia a piede libero per diffamazione e minacce pluriaggravate, anche dalla discriminazione razziale.
ALTRI INSULTI DA UN ASSESSORE LEGHISTA –
Un altro caso di insulti alla ministra è stato denunciato, sempre in Veneto, dalla deputata del Pd, Giulia Narduolo.
“La foto della ministra con la scritta sopra ‘Dino dammi un Crodino’ a richiamare il gorilla di una pubblicità televisiva”.
E’ il post – scrive la parlamentare democratica – che Andrea Draghi, assessore leghista alla sicurezza del Comune di Montagnana e consigliere provinciale, avrebbe postato qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook. “Cecile Kyenge subisce un’altra volgare e becera aggressione e dopo agli oranghi e alle scimmie, viene paragonata ad un gorilla”, ha commentato Narduolo.
LA CONDANNA DI ZAIA –
Condanna immediata da parte del governatore del Veneto Luca Zaia. “Se confermato – ha detto Zaia, – è da condannare senza se e senza nella maniera più assoluta. Questo signore si scusi e tolga la foto dal suo profilo Facebook. Il partito prenda immediatamente le distanze e i provvedimenti del caso”.
“Questo fatto – ha aggiunto – lo considero più grave degli altri perchè avviene dopo una serie di fatti e polemiche che avrebbero dovuto far capire anche a chi finge di non capire che queste offese appaiono intollerabili e sono estranee al confronto e alla dialettica politica”.
(da “La Repubblica”)
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