CHI SONO I SEI MAGISTRATI CHE HANNO IN MANO IL DESTINO DI BERLUSCONI
IL PROCURATORE GENERALE E’ DELLA CORRENTE PIU’ A DESTRA DELLA MAGISTRATURA, NESSUNO E’ DI QUELLE DI SINISTRA
Si sono prenotate 24 televisioni. Tutti vogliono avere la telecamera accesa nel momento in cui la sezione feriale della Corte di Cassazione pronuncerà la sentenza più attesa degli ultimi anni che, involontariamente, pesa sulla vita del governo Pd-Pdl. Ma il verdetto non dovrebbe arrivare in giornata: è probabile che slitti a domani o addirittura a giovedì, visto che prima del processo Mediaset ci sono un’altra decina di ricorsi.
Fino a ieri mattina aveva le quotazioni alle stelle la richiesta di rinvio da parte della difesa Berlusconi, o di uno degli altri imputati.
Invece, ieri sera (almeno fino alle 21) durante una riunione di tutti i legali, nello studio del professor Franco Coppi, si è deciso di non presentare istanza anche perchè le probabilità di spuntarla sono minime.
Tutto ruota intorno ai tempi di prescrizione.
Per la difesa del Cavaliere sarebbe il 26 settembre, Ghedini docet.
Per la cosiddetta sezione spoglio della Cassazione, che fornisce dati indicativi ai giudici, la prescrizione è il primo agosto. I calcoli sono stati poi fatti e rifatti dal collegio giudicante.
E confermano: la prescrizione per Mediaset matura ad agosto, anche se per loro il giorno 4 e non dopodomani.
A spingere per giocarsi già oggi il tutto e per tutto, senza richiesta di rinvio, è stato l’avvocato Coppi.
Dunque il giudizio definitivo potrebbe esserci, in teoria già stasera, più probabilmente, mercoledì.
Anche nel caso in cui ci fosse un aggiornamento dell’udienza, comunque, il collegio giudicante rimarrebbe lo stesso, poichè è sempre la sezione feriale quella che si occupa, entro il 15 settembre, dei processi che si prescrivono entro metà ottobre.
A presiedere c’è Antonio Esposito, il relatore è Amedeo Franco mentre i consiglieri sono Ercole Aprile, Giuseppe De Marzo e Claudio D’Isa.
Rimarrebbe lo stesso anche il rappresentante della Procura della Suprema Corte, il sostituto procuratore generale Antonello Mura che oggi, se l’udienza, come sembra, entrerà nel vivo, durante la requisitoria farà la sua richiesta ai giudici: per Berlusconi o conferma della condanna a 4 anni di pena (3 indultati) più 5 di interdizione dai pubblici uffici, o assoluzione, o annullamento con rinvio, quindi nuovo appello.
Se anche la sentenza dovesse risolversi con l’esito più nefasto per il senatore Berlusconi, la pena (al netto dell’indulto un anno di servizi sociali) non diventerebbe esecutiva fino al 15 ottobre.
Diverso il caso della pena accessoria, i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.
Sarà il Senato, magari tra un anno, a votare “l’espulsione” dal Parlamento.
ANTONELLO MURA
Sarà lui il Pg che farà la richiesta alla Corte
Segretario generale della Cassazione, è il braccio destro del Procuratore generale Gianfranco Ciani. Oggi, se l’udienza entrerà nel vivo, terrà la requisitoria, al termine della quale farà la sua richiesta alla Corte: conferma della condanna, assoluzione o appello bis.
È stato presidente di Magistratura Indipendente, la corrente più a destra dei magistrati. È stato membro del Consiglio superiore della Magistratura . È vicepresidente del Consiglio consultivo dei Procuratori europei, istituito dal Consiglio d’Europa, nonchè segretario generale della International Association of Judges, della quale fanno parte associazioni nazionali di magistrati di 78 Paesi. Con il collega Antonio Patrono, anche lui di Magistratura Indipendente, ha scritto il libro La giustizia penale in Italia, un processo da sbloccare. La lezione americana.
ANTONIO ESPOSITO
È il presidente della sezione feriale
Presidente della sezione feriale, è lui il giudice che dopo aver ricevuto il fascicolo Mediaset con l’indicazione della prescrizione “primo agosto”, per la frode 2002, non ha potuto che fissare l’udienza per Berlusconi e gli altri imputati al 30 luglio.
La sua sezione di provenienza, la seconda penale, con lui presidente, ha confermato la condanna all’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, le ordinanze di custodia cautelare per l’ex sottosegretario del Pdl, Nicola Cosentino e l’ex parlamentare, Sergio De Gregorio.
Ha confermato la condanna di Massimo Maria Berruti, Pdl, così come la condanna del governatore di Bankitalia, Antonio Fazio per il processo Antonveneta. Nel 2011, Esposito sempre da presidente della sezione feriale, fissò al 4 agosto l’udienza del processo all’ex ministro Aldo Brancher (Pdl) perchè il giorno seguente sarebbe scattata la prescrizione.
AMEDEO FRANCO
Il relatore che guida il Suv
È il giudice relatore. Non è iscritto ad alcuna corrente della magistratura. Viene considerato un “moderato”. Sarà lui, per un’ora e mezza circa, ad illustrare la storia del processo Mediaset.
Le sentenze del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano che hanno condannato Berlusconi a 4 anni di pena (3 indultati) e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. È giudice della terza sezione penale, la stessa (lui non faceva parte del collegio) che ha confermato in parte la prescrizione e in parte il proscioglimento per Berlusconi , deciso dal gup di Roma per un filone dell’i n-chiesta Mediatrade, nata a Milano. Viene definito “serio e rigoroso”. Qualcuno in Cassazione, scherzando, dice che un difetto ce l’ha: “Guida in città un ingombrante Suv”.
CLAUDIO D’ISA
Il giudice che doveva fare il sindaco
Giudice a latere, proviene dalla quarta sezione penale della Cassazione. Ha già fatto parte della sezione feriale, sempre con Antonio Esposito presidente. Viene definito “un ottimo magistrato”. Anche lui non è iscritto ad alcuna corrente della magistratura. Per gli amanti delle etichette, lo si può definire un “centrista”, un “moderato”.
Nel 2011 una parte dell’Udc e del Pd del suo comune di origine, Piano di Sorrento, ha provato, per l’ennesima volta, a farlo candidare come sindaco. Non ha accettato. In compenso, è un animatore del Rotary Club cittadino, per il quale organizza convegni sulla legalità e contro il crimine organizzato. Il figlio Dario, avvocato, si è presentato alle amministrative del 2006 con una lista civica ma non è stato eletto.
ERCOLE APRILE
L’esperto di procedura penale
Giudice a latere. È nato a Lecce, ha 52 anni e proviene dalla sesta sezione penale della Cassazione che affronta diversi processi sulla criminalità organizzata. Come gli altri componenti del collegio, non è iscritto ad alcuna corrente delle toghe. È autore di numerosi libri di diritto. L’ultimo l’ha pubblicato quest’anno: Appello, ricorso per Cassazione e revisione.
GIUSEPPE DE MARZO
Il consigliere civilista
Giudice a latere. Il più giovane componente del collegio è anche l’unico a provenire da una sezione civile. Poichè si tratta della sezione feriale, è possibile avere giudici “misti”, penalisti e civilisti. Esperto in Diritto del lavoro e Diritto di famiglia, su queste tematiche ha pubblicato molte monografie ed articoli.
Antonella Mascali
(da “il Fatto Quotidiano“)
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