“MIO PADRE AVVERTÌ GHEDDAFI, MA SEI ANNI DOPO”: BOBO CRAXI CORREGGE GIULIANO AMATO, CHE, NELLA SUA INTERVISTA SULLA STRAGE DI USTICA, HA PARLATO ANCHE DI UNA “SOFFIATA” DI BETTINO CHE SALVÒ LA VITA AL “RAIS”
L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA, LEONARDO TRICARICO, PRENDE LE DISTANZE DALLA RICOSTRUZIONE DEL “DOTTOR SOTTILE: “QUELLE SUL MISSILE LANCIATO DA UN CACCIA FRANCESE SONO FANDONIE, FU UNA BOMBA A BORDO”
“E’ arrivato il momento, come per la strage alla stazione del 2 Agosto 1980, che tutte istituzioni coinvolte, quelle italiane e quelle francesi, si assumano la responsabilità di fronte alle vittime”.
Le parole a Repubblica dell’ex premier Giuliano Amato sulla strage di Ustica scuotono al politica. E scatenano reazioni non tutte unanimi, il solito polverone che offusca verità accertate e che per primo il sindaco Matteo Lepore chiede di evitare. “Per noi ci sono sentenze chiare e inequivocabili che spiegano quello che è successo nei cieli di Ustica. Come sindaco della città chiedo questo, non di aprire dibattiti politici, ma di stare alle sentenze”.
Sulle parole di Amato riguardo alla “soffiata“ di Bettino Craxi al leader libico Muammar Gheddafi sul rischio di un attentato nei suoi confronti, interviene Bobo Craxi: “É già scritto anche sui libri di Storia che mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986″, cioè sei anni dopo la strage.
Immediate anche le reazioni di chi non ammette l’abbattimento dell’aereo da parte di un missile in uno scenario di guerra di tempi di pace. Scatta, attaccando Giuliano Amato, il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e presidente dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica: “Quelle confessate da Giuliano Amato sono tutte fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale nel quale è emersa incontrovertibile, perché ampiamente provata, la verità che quel velivolo è stato vittima di un attentato terroristico con una bomba a bordo”. E arriva l’ex senatore Carlo Giovanardi a ribadire: “Fu una bomba nella toilette dell’areo”.
(da agenzie)
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