MODELLO PUTIN: LA POLIZIA SU ORDINE DEL VIMINALE BLOCCA DECINE DI PULLMAN DIRETTI ALLA MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DI ROMA
PERQUISIZIONI, SCHEDATURE, FOTO, CONTROLLI DEGLI STRISCIONI: QUALCUNO RICORDI AI VERTICI DELLA POLIZIA CHE HANNO GIURATO SULLA COSTITUZIONE NON SULL’ACQUA INQUINATA DEL PO
Decine di pullman si sono messi in marcia verso Roma questa mattina, portando centinaia di persone alla manifestazione contro il decreto sicurezza che si è svolta oggi nella Capitale.
Ovviamente, chi è partito lo ha fatto portando con sè il solito armamentario di striscioni, slogan e bandiere, come è normale in qualunque manifestazione.
Peccato, e questo normale non è in una democrazia, che la polizia abbia fermato e controllato tutti questi striscioni, per controllare che fossero idonei. A cosa, non è chiaro.
Tutti i manifestanti sono stati fatti scendere, schedati, fotografati e sottoposti ad una perquisizione corporale, dei bagagli con un controllo certosino anche di bandiere e striscioni. L’operazione ha ovviamente richiesto parecchio tempo e non contenti, terminati i controlli, le forze dell’ordine hanno trattenuto i pullman per oltre 40 minuti.
Il tentativo delle forze dell’ordine, secondo gli attivisti, sarebbe stato quello di ostacolare la partecipazione alla manifestazione e identificare gli aderenti al corteo.
La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 10.000 persone e il corteo non ha creato problemi nella Capitale.
Ora ci attendiamo che l’8 dicembre i pullman che porteranno a Roma i militanti leghisti subiranno il medesimo trattamento con il controllo certosino di striscioni, magliette, documenti e relative schedature con i bus bloccati in campagna alle porte della Capitale
(da agenzie)
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