NESSUNA BARRICATA PER L’ARRIVO DI 15 PROFUGHI A FICAROLO, SOLO LA “SCENEGGIATA” DEL PROPRIETARIO
E DOPO DUE SETTIMANE DI “PRESIDIO” , AL MOMENTO DELL’ARRIVO LEGA NORD E AFFILIATI SI SONO EROICAMENTE DILEGUATI
Alla fine sono arrivati, solo in 15, ma sono arrivati. Si tratta dei profughi, gestiti dalla cooperativa Edeco, che fino a ieri alloggiavano nella struttura di Borgo Fiorito nella frazione Cavanella Po di Adria, ma che da oggi si trovano invece in Alto Polesine, per la precisone all’hotel Lory di Ficarolo.
Al momento dell’arrivo, il proprietario dell’hotel — che ha cercato di barricarsi nella struttura, insieme alla figlia Barbara — ha detto: “Non vi consegno le chiavi, vi farò pagare tutti i danni”.
La requisizione dell’albergo da parte del prefetto di Rovigo nasce da una manifestazione d’interesse dello stesso proprietario che un mese fa aveva chiesto informazioni alla prefettura sul sistema di accoglienza degli immigrati, dal momento che la sua società è in crisi.
Fogli, a pochi metri dall’albergo gestisce, infatti, anche un ristorante e un night club con annesso club privè.
Tutto iniziò a fine di ottobre quando arrivò la notizia dell’arrivo dei profughi nella struttura tanto da far arrivare il sindaco Fabiano Pigaiani a scrivere una lettera al Prefetto Enrico Caterino e convocare successivamente un consiglio comunale dove poi è stato spiegato il motivo reale di questo trasferimento: alleggerire la struttura di Cavanella Po ed alcune zone di Rovigo dove c’è più concentrazione di richiedenti asilo.
“Con il trasferimento dei 15 profughi a Ficarolo ora a Borgo Fiorito ci sono 105 unità – esordisce Caterino – ancora troppe rispetto al limite stabilito dal bando che ne prevede un massimo di 70. L’obiettivo è quello di alleggerire ulteriormente la capienza e rientrare in numeri ragionevoli”
Il prossimo incontro di giovedì 17 novembre è proprio centrato su questo: capire quale è la reale disponibilità dei sindaci per proseguire con l’accoglienza diffusa individuando possibili altre strutture idonee come ha già fatto il comune di San Martino di Venezze durante il tavolo sull’ordine e sicurezza pubblica.
Finiti in nulla comunque gli annunci di barricate per impedire l’arrivo dei profughi, soprattutto da parte del proprietario della struttura, Luigi Fogli, che aveva annunciato di incatenarsi.
Stando alle sue dichiarazioni lui non li voleva i profughi nel suo hotel, ma quando andò in Prefettura era solo per avere informazioni sull’accoglienza, Fogli che poi si è visto requisire la struttura dalla Prefettura.
“E’ stato lui a proporre l’hotel – ribadisce il prefetto Caterino – Questa mattina ha fatto delle sceneggiate ma se le è cercate, anche il sindaco si è reso conto con quale personaggio ha a che fare, voleva semplicemente sollevarsi dai problemi facendo della speculazione”.
E dopo due settimane di presidio della Lega Nord, Forza Nuova e Casapound, Luigi Fogli è rimasto solo.
(da “RovigoOggi”)
Leave a Reply