NEW YORK TIMES: “NON C’E’ ANGOLO D’ITALIA IMMUNE DAL CRIMINE”
“LA INCONTROLLATA CORRUZIONE HA PORTATO IL LIVELLO DEL DEBITO PUBBLICO A VETTE ENORMI”
L’inchiesta sulla corruzione a Roma “sta a ricordare che, virtualmente, non c’è angolo dell’Italia che sia immune dall’infiltrazione criminale”: è il commento pubblicato oggi nell’edizione internazionale del New York Times in una corrispondenza da Roma apparsa in prima pagina.
“Persino per un Paese in cui la corruzione è data per scontata nella vita quotidiana – osserva il quotidiano statunitense – le rivelazioni hanno sbalordito i cittadini”. Un’inchiesta, quella sulla mafia a Roma, che “solleva nuove domande circa la capacità dell’Italia di riformasi e soddisfare le richieste di una responsabilità di bilancio fatte dai suoi partner dell’eurozona”.
L’autrice dell’articolo, Elisabetta Povoledo, non sembra avere dubbi: “La diffusa e incontrollata corruzione di fondi pubblici rivelata dall’inchiesta è un esempio della situazione che ha portato il debito pubblico dell’Italia a uno dei livelli più alti in Italia”.
Nel testo si ricorda anche che poco dopo le elezioni comunali del 2013 (Marino era stato eletto a marzo), il boss Massimo Carminati dava ai suoi “collaboratori” della banda istruzioni su come trattare con i neoeletti rappresentanti in Campidoglio: “Dite loro che abbiamo fatto questo e quello… e chiedete quali sono i loro progetti – diceva intercettato nel giugno 2013 – Chiedete: che te serve? Che posso fa pe te?”.
(da “Huffingtonpost”)
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