“NON AFFITTIAMO AGLI STRANIERI”: VITTIMA UNA RAGAZZA FORLIVESE DI 21 ANNI, ORIGINARIA DEL BURKINA FASO
LA DONNA, CHE HA STUDIATO E VIVE IN ITALIA DA SEMPRE,“MI SEMBRA INGIUSTO CHE IO E IL MIO FIDANZATO NON POSSIAMO AVERE L’OPPORTUNITÀ DI COSTRUIRE IL NOSTRO FUTURO INSIEME SOLO PERCHÉ PORTO UN NOME STRANIERO…”
«Ci spiace, non affittiamo agli stranieri…». E’ l’incredibile risposta che si è sentita dare una ragazza forlivese di 21 anni, originaria del Burkina Faso e con cittadinanza italiana, alla ricerca di un appartamento in affitto dove andare a vivere con il compagno di 25 anni.
La donna, dipendente dell’Electrolux con un contratto a tempo determinato, non ha alcun accento straniero, «così – racconta – ogni volta la telefonata comincia sempre con l’agente immobiliare gentilissimo, finché non mi chiede il nome».
A quel punto «il tono cambia, si fa più cauto e tutto si risolve sempre in un nulla di fatto».
Una vicenda di discriminazione – pubblicata dal Resto del Carlino di Forlì – , che si è ripetuta più volte da parte delle agenzie immobiliari. «In un’occasione, durante la telefonata – ricorda la donna – eravamo arrivati addirittura a fissare l’appuntamento per visitare una casa, ma appena ho pronunciato nome e cognome ha cancellato l’incontro».
Stando a quanto hanno riferito alla giovane donna di origine africana alcune delle agenzie interpellate, «molti proprietari di casa non hanno piacere di affittare agli stranieri»
«Nonostante capisca il loro punto di vista – commenta lei – continua a non sembrarmi giusto che si faccia di tutta l’erba un fascio. Vivo in Italia da sempre, ho frequentato tutte le scuole qui, lavoro qui. Mi sembra ingiusto che io e il mio fidanzato non possiamo avere l’opportunità di costruire il nostro futuro insieme solo perché porto un nome straniero».
Interpellato sulla vicenda, il segretario di Confedilizia Forlì-Cesena, Vincenzo Bongiorno, cerca buttare acqua sul fuoco: «C’è grande penuria di case disponibili e lo vediamo anche con persone italiane con un reddito regolare. Non credo sia un problema di razzismo, ma è una situazione generalizzata».
Tra le cause principali, secondo Bongiorno, il blocco degli sfratti durante la pandemia e una propensione a vendere invece che affittare da parte di chi ha una casa che non usa. Peccato però che la risposta data alla donna non parli di penuria di case, ma della sua provenienza: «Non affittiamo agli stranieri».
(da agenzie)
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