NON SIAMO UN PAESE, MA UNA BARZELLETTA: DURANTE UN’ESIBIZIONE A CATANIA, IL TRAPPER “BABY GANG” VIDEOCHIAMA IL SUO COLLEGA NIKO PANDETTA, CHE È IN CARCERE A NUORO
COME È POSSIBILE CHE IL CANTANTE CONDANNATO PER SPACCIO ED EVASIONE, NIPOTE DEL BOSS SALVATORE CAPPELLO, RIESCA A PARLARE AL TELEFONO DA DIETRO LE SBARRE?
Tira fuori lo smartphone e mostra il volto di Niko Pandetta, collegato dal carcere. Durante la sua esibizione al One Day Music Festival 2025, tenutosi giovedì 1° maggio alla Plaia di Catania davanti a circa 20.000 persone (molti giovanissimi), il trapper 23enne, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, ha fatto una videochiamata all’amico e “collega” Niko Pandetta.
Peccato che Pandetta, cantante catanese noto per essere il nipote del boss Salvatore Cappello, al 41 bis dal 1993, si trovi attualmente detenuto nel carcere di Nuoro dal 2022 per scontare una condanna per spaccio ed evasione.
Da notare che lo stesso Baby Gang ha precedenti penali: lo scorso marzo, la Cassazione ha confermato per lui la pena di 2 anni 9 mesi e 10 giorni nel processo sulla sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino corso Como, in centro a Milano, in cui rimasero feriti due senegalesi.
“È mio fratello, voglio un cazzo di casino per Niko Pandetta!“, ha urlato Baby Gang alla folla, prima di far partire il loro brano congiunto, “Italiano“, mentre sullo schermo del telefono era visibile il viso sorridente di Pandetta. U
n “siparietto” che ha scatenato l’entusiasmo di parte del pubblico, ma che ha immediatamente fatto scattare le indagini delle forze dell’ordine.
Il punto cruciale, su cui ora indagano le forze dell’ordine, è capire se si sia trattato di una videochiamata in diretta dal carcere – eventualità che aprirebbe scenari su possibili reati legati alle comunicazioni non autorizzate con un detenuto – oppure di un video registrato in precedenza e semplicemente mostrato sul palco. Dai filmati amatoriali circolati sui social, la dinamica non è del tutto chiara.
(da Il Fatto Quotidiano)
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