“NON SUONO PER I RUSSI”: CHI E’ IL PATRIOTA YURYI KERPATENKO, IL FAMOSO DIRETTORE D’ORCHESTRA UCCISO DAI RUSSI NELLA SUA CASA DI KHERSON
HA PREFERITO MORIRE PIUTTOSTO CHE TRADIRE LA SUA PATRIA (IMPARATE, SEDICENTI PATRIOTI PUTINIANI ITALICI DEL CAZZO)
Lasciare Kherson finita sotto l’occupazione dell’esercito russo per il direttore della Filarmonica Yuryi Kerpatenko non è mai stata un’opzione: restare al proprio posto, fedele all’Ucraina, è stato l’atto di resistenza fino al suo ultimo giorno di vita. Mosca e i filorussi lo tenevano d’occhio da mesi, ma l’ultimo schiaffo non hanno voluto digerirlo.
Al famoso direttore del Music and Drama Theatre Mykola Kulish è stato fatale il rifiuto di esibirsi al concerto del primo ottobre, organizzato dalle forze di occupazione per mostrare il ‘ripristino di una vita pacifica’ dopo l’annessione alla Federazione seguita ai referendum di fine settembre.
Il Ministero della cultura di Kiev ha infatti reso noto che l’esercito russo lo ha ucciso sparandogli a freddo nella sua abitazione.
«Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre. Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha eliminato a colpi di arma da fuoco, nella sua stessa abitazione. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai parenti e ai colleghi di Yuryi. Memoria eterna», ha scritto il ministero.
La giornalista ucraina Olena Vanina, che parlava spesso al telefono con Kerpatenko ha sottolineato su Facebook che al momento «i dettagli dell’omicidio sono difficili da scoprire».
«Abbiamo saputo che il direttore della Filarmonica di Kherson è stato ucciso dagli occupanti. Si è rifiutato di lavorare con loro, sono andati a casa sua e gli hanno sparato proprio lì. Aveva smesso di contattarmi da settembre», ha raccontato. Kerpatenko – riportano i media ucraini – non aveva paura di dire come la pensava.
Fin dai primi giorni dell’occupazione russa ha mostrato apertamente la sua posizione. E, cattiveria della sorte, la sua vita è andata persa proprio ora che la speranza per Kherson sembra aver riaperto la porta.
Proprio ieri il Financial Times ha riferito che le intelligence e funzionari militari occidentali «stimano che l’Ucraina potrebbe riprendersi la città già entro la prossima settimana».
Come del resto farebbe pensare l’appello lanciato dai filorussi a Mosca – pienamente accolto – per evacuare i civili (pro-Mosca) e scappare dalle unità ucraine che hanno cominciato a sfondare le linee del fronte russo a Kherson all’inizio del mese.
Yuryi Kerpatenko era salito sul podio da direttore d’orchestra nella Filarmonica regionale nel 2000. Poi, dopo quattro anni, era diventato primo direttore del Music and Drama Theatre. Se Kiev dovesse liberare effettivamente Kherson, toccherà a un altro dirigere il concerto della vittoria. E c’è da scommetterlo dedicare le prime note a Yuryi.
(da agenzie)
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