OPEN ARMS, LA SPAGNA OFFRE LA POSSIBILITA’ DI SBARCO AD ALGECIRAS, SOLUZIONE IMPRATICABILE, SETTE GIORNI DI NAVIGAZIONE IMPOSSIBILE PER LE CONDIZIONI A BORDO
QUATTRO PROFUGHI SI GETTANO IN MARE PER RAGGIUNGERE A NUOTO LAMPEDUSA, SIAMO NEL CAOS GRAZIE AI CRIMINALI SOVRANISTI… SANCHEZ ATTACCA SALVINI
Il governo spagnolo si è reso disponibile a fare attraccare la Open Arms nel porto di Algeciras. ”Da Lampedusa ad Algeciras ci sono sette giorni di navigazione, è realmente inverosimile poter viaggiare con 107 persone a bordo in queste condizioni”, dice però Roberto Gatti, presidente di Open Arms.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di aver offerto il porto di Algesiras, in Andalusia, per lo sbarco dei migranti con un tweet. “Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere OpenArms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue”
“L’inconcepibile risposta delle autorità italiane, e in particolare del suo ministro dell’Interno Matteo Salvini – continua Sanchez – , di chiudere tutti i suoi porti e le difficoltà esposte da altri paesi del Mediterraneo centrale, hanno portato la Spagna a guidare nuovamente la risposta alla crisi umanitaria “.
In realtà , la Spagna non ha aperto i porti, ha derogato alla legge in una situazione particolare.
Intanto, quanto la situazione sia complicata è confermata dal tentativo di quattro persone di raggiungere la costa a nuoto. I migranti, presi dalla disperazione, si sono infatti tuffati in mare dalla nave, come mostrano le immagini.
Nel diffondere le immagini la ong ha scritto: ” “Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare. Le parole mancano. Siete dei vigliacchi”. I migranti sono poi stati riportati a bordo.
Il procuratore aggiunto Salvatore Vella, nelle prossime ore, valuterà la relazione e deciderà come muoversi: il sequestro della nave e il conseguente sbarco dei 107 migranti rimasti a bordo dopo la discesa a terra dei 27 minori sembra ormai vicino.
Dopo l’ispezione a bordo di ieri, compiuta dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento, accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima, i pm stanno valutando la situazione sulla reale sostenibilità delle condizioni igienico sanitarie e sulla reale capacità dell’equipaggio di garantire la sicurezza a bordo. A preoccupare sono soprattutto le condizioni psicologiche dei migranti, giudicati fortemente provati.
E poi c’è il registro degli indagati, in cui già domani eventualmente iscrivere i primi nomi quando sarà stata definita la catena di comando che ha portato a quello che ormai si profila come un sequestro di persona dei migranti, dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali per la Open Arms in considerazione di quella che già diversi giorni fa era stata valutata come una situazione di eccezionale gravità .
(da agenzie)
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