OPRAH ORA SOGNA DI CORRERE PER LA CASA BIANCA
LA REGINA DEL MONDO DELLO SPETTACOLO HA SUSCITATO GRANDI EMOZIONI CON IL SUO DISCORSO NELLA SERATA DEI PREMI
Oprah Winfrey for President? La regina afro-americana del mondo dello spettacolo al posto di Donald Trump nel 2020?
E’ un’ipotesi tutt’altro che peregrina, specie dopo il discorso “presidenziale” ai Golden Globes dell’attrice-imprenditrice.
Vestita di nero per solidarietà con il movimento MeToo, come del resto tutte le star presenti domenica sera al Berverly Hilton per la serata californiana che ha aperto la stagione dei premi, la Winfrey ha ricevuto un importante riconoscimento alla carriera e ha parlato per nove minuti alle sue colleghe e all’America.
Oprah ha ringraziato tutte le donne che hanno sofferto per abusi e violenze sessuali sono per continuare a mantenere la famiglia e inseguire i loro sogni. E si è augurata di vedere presto “l’alba di un giorno nuovo” in cui, grazie alle lotte di oggi da parte di tante “magnifiche donne”, nessuno sarà più costretto a dire “MeToo”, cioè a denunciare pubblicamente le molestie sessuali subite.
Quel discorso durato nove minuti non solo scatenato gli applausi della platea, ma, rimbalzando sulle televisioni, ha innescato una valanga di tweet con l’hashtag #Oprahforpresident e #Oprah2020. Come dire: un incoraggiamento popolare a scendere in campo come anti-Trump.
Condotta da Seth Meyers, la serata dei Golden Globes, giunta alla 75ma edizione, è stata segnata dal ripudio del “Mostro Weinstein”. A vincere i maggiori premi sono stati Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, Lady Bird, Frances McDormand e Gary Oldman. Ma è stata la performance di Oprah a dominare lo show.
Già nel passato la Winfrey, che ha 63 anni e che, dopo la conclusione del suo celebre show, è diventata molto ricca con una casa di produzione (ha un patrimonio personale di 3 miliardi di dollari), si era posta l’interrogativo se scendere in politica o meno. Aveva risposto di no, pur contribuendo in modo sostanziale alla campagna elettorale prima di Barack Obama, con cui è sempre stata molto amica, poi di Hillary Clinton.
Ma adesso le sue riserve potrebbero essere superate. “Ovviamente non dipende da lei, ma se i cittadini la incoraggiassero a candidarsi, lo farebbe di sicuro”, ha confermato ai margini dei Golden Globes, Stedman Graham, da tempo il suo socio e partner nella vita.
Di sicuro gli elettori americani hanno sempre mostrato una predilezione per i candidati del mondo dello spettacolo, come dimostrano i casi di Ronald Reagan, Arnold Schwarzenegger e dello stesso Trump, che divenne famoso con lo show The Apprentice. La Winfrey, per giunta, è una donna energica, intelligente, sensibile alle problematiche sociali.
Certo, è tutto ancora prematuro: le vere manovre in vista delle prossime presidenziali del 2010 cominceranno dopo le elezioni politiche di midterm, a novembre di quest’anno. Ma già si intravvedono alcune star nascenti: tra cui, tra le donne democratiche, la senatrice afroamericana della California, Kamala Harris, quella del Massachusetts Elizabeth Warren e quella di New York, Kristen Gillibrand).
Da parte repubblicana, invece, è tutto molto confuso, soprattutto per si aspetta di vedere cosa succederà della presidenza Trump, specie dopo l’uscita del libro-denuncia di Michael Wolff e l’intensificazione dell’inchiesta sul Russiagate.
Ma proprio le rivelazioni di Wolff hanno fatto nascere l’ipotesi di una candidatura di Ivanka, la ambiziosissima figlia del presidente, oltre che dell’ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, anche lei “ambiziosa come Lucifero”.
(da agenzie)
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