ORA I LEGHISTI INSULTANO GLI ABITANTI DI BIBBIANO: “NON PARLATECI PIU’ DI BIBBIANO, NON CE NE FREGA NULLA”
I SOVRANISTI GETTANO LA MASCHERA: LE POVERE VITTIME DI BIBBIANO ERANO SOLO UN PRETESTO PER SPECULARE SU UNA TRAGEDIA
Chissà se ora Lucia Borgonzoni e i leghisti continueranno a parlare di Bibbiano. I risultati delle elezioni regionali nella cittadina della provincia di Reggio Emilia al centro delle morbose attenzioni mediatiche del centrodestra non hanno premiato il gran parlare che la Lega ha fatto dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti abusi su alcuni minori dati in affido.
A Bibbiano la coalizione a sostegno di Bonaccini ha preso il 56,70% dei voti con il PD poco sopra il 40%; la Borgonzoni si è fermata al 37,43% con la Lega 29,46%.
In conferenza stampa Matteo Salvini e la candidata presidente hanno minimizzato. Peccato non abbiano parlato dell’invenzione del “sistema Bibbiano”, della criminalizzazione di un’intera categoria (quella degli assistenti sociali) o del fatto che sul palco di Bibbiano ci sia andata anche la mamma del piccolo Tommaso Onofri, che con le vicende di Bibbiano non ha proprio nulla a che fare.
Salvini ci ha tenuto anche a ricordare che quelli della Lega sono diversi, non sono mica come quelli che quando perdono danno la colpa al Popolo dicendo che ha sbagliato a votare. Ma non è proprio così, perchè inutile negarlo, serpeggia una certa delusione tra i simpatizzanti della Lega per l’esito del voto, soprattutto a Bibbiano.
Una delusione che viene espressa con attacchi ai cittadini del comune emiliano colpevoli di essersi consegnati ancora una volta ai loro carnefici.
Non è propriamente una novità . Gli elettori del M5S sono noti per l’abilità nell’esprimere questo genere di odio nei confronti di terremotati abruzzesi o dei cittadini di Taranto “colpevoli” di aver votato male. Anche dalle parti della Lega e del centrodestra non si fa eccezione.
Non potendo rivendicare di aver espugnato quella che grazie alla propaganda sovranista e populista è diventata la cittadina degli orrori e degli abusi sui bambini ai fan del Capitano non resta che sfogarsi odiando.
Gli abitanti di Bibbiano, fino a due giorni fa “vittime” del Partito di Bibbiano, oggi invece si scopre che “non hanno una coscienza” e che evidentemente “non hanno sofferto per i bambini sottratti” e per loro va bene così.
C’è una certa ingenuità nel pensare che tutti i Bibbianesi possano considerarsi vittime. Ingenuità e ignoranza cavalcate ad arte dalla Lega che mentre parlava dei 108 capi d’accusa e del Sistema Bibbiano evitava accuratamente di raccontare i veri contorni di una vicenda drammatica che non coinvolgeva che pochi bambini rispetto a quelli dati in affido.
Ecco quindi che c’è quella che spiega che «i bibbianesi hanno preferito proteggere se stessi e fare finta che i fatti di Bibbiano non esistono», una sorta di omertà che avrebbe addirittura permesso che proprio lì venissero commessi i presunti crimini ai danni dei minori.
Altri invece sono stufi di dare la propria solidarietà senza ottenere nulla in cambio e arrivano a dire l’impensabile “non parlateci più di Bibbiano perchè non ce ne frega nulla“.
A riprova della carità pelosa dei leghisti ci sono anche i commenti di quelli che già pregustano la vendetta e si augurano che “vi riempino [sic] di clandestini” o che spiegano che “adesso sappiamo dove mandare clandestini ed immigrati vari” non appena la Lega sarà al governo.
Perchè l’invasione dei migranti è una cosa brutta e cattiva da combattere, ma non quando serve a punire quelli che sbagliano a votare.
Ma se pensate di aver toccato il fondo allora non avete letto il post di Italia Moli, la sedicente quindicenne di Brescia che qualche giorno fa si è inventata l’aggressione da parte di alcune “sardine” pubblicando falsi certificati medici e quant’altro.
Secondo questo idolo minorenne delle folle sovraniste il dato di Bibbiano è la prova che la sinistra in Emilia è una religione “una sorta di Scientologi [sic]” e che parla di “comunisti invasati” giunti dalla Sardegna per sostenere nelle piazze il partito Democratico.
La ragazzina bresciana scrive “io conosco benissimo” i comuni della Val D’Enza e spiega che «in quelle zone non si può cambiare con semplici elezioni democratiche. Forse nemmeno con un esorcismo». Insomma, la democrazia è ancora acerba. Peccato.
(da “NextQuotidiano”)
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