ORA SCILIPOTI DA’ LEZIONI DI ETICA A VERDINI: “L’UNICO VERO RESPONSABILE SONO IO”
IL SENATORE PUNTA IL DITO CONTRO I “TRASFORMISTI” DELLA POLITICA
Domenico Scilipoti non ci sta.
Questa cosa che ora tutti parlano di Denis Verdini come del vero “responsabile”, che – «senza entrare in maggioranza», provano a precisare dal Pd – contribuisce a portare a compimento le riforme, proprio non gli va giù.
E scrive una lettera per dire che lui, insomma, è «l’unico vero responsabile».
«È ormai prassi che numerosi deputati decidano di utilizzare l’articolo 67 della Costituzione», scrive, «ma tanti di loro addirittura si costituiscono in nuove formazioni politiche e successivamente in gruppi parlamentari, soltanto per ottenere qualche “vantaggio” di diversa natura (vediamo, ad esempio, Fli nel passato e oggi il caso Ncd ed Ala)»
«Nel Paese in cui valgono un peso e due misure in cui si innalzano ad eroi nazionali e salvatori della Patria taluni personaggi e si additano come carnefici altri a seconda delle convenienze del momento», continua il senatore, ex Idv passato al Pdl e poi a Forza Italia nel 2010, «rimane solo chiara una considerazione: disonesto è chi agisce, avvalendosi dell’articolo 67 della Costituzione, per i propri tornaconti personali, tradendo il mandato elettorale».
Insomma: «Ecco perchè sarebbe più che mai opportuno sottolineare le differenze che si interpongono fra il sottoscritto e alcuni parlamentari».
Non è la prima volta che Scilipoti fa in realtà questo distinguo. Già con ai colleghi di Scelta Civica fece i suoi appunti: «E sì», riscrive oggi, «di “voltagabbana” veri e “trasformisti” veri, provenienti anche dall’interno della area politica di centro destra, dopo la mia scelta del 2010, non sono certo mancati».
Scilipoti scrive così perchè lui, come i più fedeli di Forza Italia, sta votando contro alla riforma costituzionale scritta da Matteo Renzi, che però al Senato procede spedita verso l’approvazione puntuale martedì 13 ottobre: «Dovremmo pensare all’assurdità di una riforma che consente a dei rappresentanti del popolo, come i consiglieri regionali, di eleggere a loro volta dei Senatori e senza che i cittadini stessi possano avere alcuna voce in capitolo in ordine a tale ulteriore elezione».
Il suo obiettivo è «”sdoganare” il termine scilipotismo e», dice contento della seconda richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma rispetto alle accuse di corruzione sul salvataggio del governo Berlusconi, «cominciare a ristabilire la “verità storica” dei fatti ed a far luce sul lavoro svolto dai nostri parlamentari».
E per Scilipoti, evidentemente, le differenze non sono solo che lui salvò il governo Berlusconi, mentre Verdini sta salvando il governo Renzi, neutralizzando le intemperanze della minoranza Pd.
Luca Sappino
(da “L’Espresso”)
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