ORSA JJ4. STAMANE IL SIT IN DI PROTESTA DAVANTI ALLA PROVINCIA DI TRENTO: “DIMISSIONI DI FUGATTI SUBITO, IL PROBLEMA SEI TU, NON GLI ORSI”
AVANZATA ANCHE UNA PROPOSTA DI LEGGE… ALTRA DIFFIDA A FUGATTI DA UN LEGALE
“Prima i trentini, sì. Ma stavolta siamo noi a dirlo. Prima i trentini ad essere ingannati da questi politici”: è con queste parole che la delegata di Oipa Trento Ornella Dorigatti ha aperto il sit in di protesta davanti alla sede della Provincia in piazza Dante, svoltosi questa mattina, venerdì 21 aprile.
Imponente il servizio d’ordine, tra polizia e carabinieri anche se, a parte la gestione del passaggio di alcuni autobus durante la manifestazione (le persone sono state fatte indietreggiare per consentire il transito dei mezzi, ndr), non si sono registrati disordini. Una manifestazione pacifica cui hanno partecipato alcune decine di persone che si è divisa sostanzialmente in due aspetti: la protesta e la proposta.
La protesta
Il primo aspetto, evidentemente, ha avuto due destinatari in particolare: il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli rei, secondo Oipa, “di scaricare le colpe per rifarsi la reputazione che si sono creati, cioè quella di non essere in grado di creare una politica propositiva. E la deportazione che Fugatti e Zanotelli vorrebbero avviare non vi ricorda epurazioni di altro stile e altri tempi?”.
Secondo Dorigatti i politici trentini cavalcano l’onda della paura, incrementandola invece di governarla: “Ci stupisce che si voglia ancora credere a personaggi che in cinque anni di malgoverno della provincia di Trento, nulla hanno fatto per creare un progetto di convivenza e consapevolezza nelle zone dove è presente l’orso, ma vale anche per il lupo”. Durante la manifestazione, poi, è stata ribadita la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Andrea Papi; un aspetto importante da sottolineare.
La proposta
Si diceva della convivenza e della consapevolezza. Oipa Trento è arrivata in piazza Dante anche con una proposta, più nello specifico una bozza di proposta di legge per regolamentare la vita socio-economica del territorio in rapporto con la fauna selvatica e i grandi carnivori. Una proposta che prevedrebbe un investimento di 33 milioni di euro, presentata da Marco Ianes.
Sei i punti principali: tutela della biodiversità, con percorsi informativi per turisti e residenti, percorsi formativi nelle scuole e la creazione di un santuario per gli animali, gestione dei rifiuti urbani nei centri di montagna a partire dall’immediata sostituzione dei bidoni dei rifiuti organici nelle valli con la presenza dei grandi carnivori, processo di allargamento degli areali di presenza con la realizzazione di corridoi faunistici per l’attraversamento degli animali, un processo di monitoraggio della fauna selvatica con dotazioni tecnologiche e l’aumento del corpo forestale, adeguamento strutturale delle attività economiche e la creazione del tavolo tecnico ambientale per la gestione della fauna selvatica in Trentino.
Dorigatti e Ianes hanno poi concluso con una stoccata a coloro che, soprattutto in ambienti politici, li hanno definiti “animalisti da salotto”: “Vengano con noi, qualche domenica, quando andiamo a salvare i caprioli. La nostra porta per il dialogo è sempre aperta”.
Avvocato diffida la Provincia di Trento dall’abbattere Jj4
“Sospendere immediatamente l’abbattimento dell’orsa e attenersi pedissequamente alle prescrizioni del Tribunale amministrativo regionale”. È stata questa la richiesta dell’avvocato Cinzia Simonetti, patrocinante in Cassazione, che ha diffidato la Provincia autonoma di Trento in merito alla vicenda dell’orsa Jj4 che avrebbe ucciso un giovane in Trentino. “In caso di inottemperanza, si sporgere formale denuncia-querela all’autorità giudiziaria”, ha spiegato il legale aquilano che “diffida l’ente provinciale dal porre in essere eventuali condotte lesive al benessere dell’animale selvatico e in caso di annullamento dell’ordinanza di abbattimento ad attenersi rigorosamente a tutte le prescrizioni che saranno imposte dal Tribunale amministrativo regionale”.
(da TrentoToday)
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