PADRE SOLALINDE, IL PRETE DEI POVERI, MINACCIATO DAI NARCOS: “GOVERNO ITALIANO? SELVAGGI CHE DOVRANNO CIVILIZZARSI”
IL SACERDOTE E’ IL PIU’ IMPORTANTE DIFENSORE DEI MIGRANTI MESSICANI E NEMICO DICHIARATO DEL NARCOTRAFFICO… I NARCOS HANNO MESSO UNA TAGLIA DI UN MILIONE DI DOLLARI SULLA SUA TESTA
“La battaglia contro i migranti è persa in partenza: nessuno potrà mai fermare la migrazione”. Padre Alejando Solalinde è il più importante difensore dei migranti messicano. Nel 2007 ha fondato “Hermanos en el camino”, un rifugio per le oltre 500 mila persone che ogni anno provano a raggiungere gli Stati Uniti: “Un giorno all’improvviso vidi una cosa che mi colpì la coscienza: decine e decine di migranti erano ammassati su un treno e non c’era nessuno ad accoglierli. Ho visto la fame e la sete nei loro occhi e ho deciso che avrei iniziato ad aiutarli” racconta nel suo libro “I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini (in dialogo con Lucia Capuzzi, Emi)”.
Gli ostacoli più grandi arrivano dai cartelli del crimine organizzato che gestiscono le differenti rotte migratorie assaltando e sequestrando i migranti.
Arrivano le prime minacce nei confronti del prete che dal 2011 vive sotto scorta. Sulla sua testa i narcos hanno messo una taglia da un milione di dollari.
L’altro pericolo per i migranti arriva dalla militarizzazione della frontiera e dalle politiche migratorie restrittive del presidente Trump: “L’unico risultato di queste leggi è che i migranti sono costretti a percorrere rotte sempre più pericolose” racconta Solalinde pensando anche a quello che succede in Italia e in Europa.
Negli scorsi anni, il padre ha conosciuto grazie all’esperienza di Carovane Migranti alcune delle realtà e delle persone impegnate in prima linea per aiutare i migranti come il sindaco di Riace Mimmo Lucano: “Non sono preoccupato perchè questo governo italiano cambierà presto, questi sono dei selvaggi che andranno civilizzati”
(da “il Fatto Quotidiano”)
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