PARISI HA IL QUID E REPLICA A BERLUSCONI: “SI TENGA SALVINI, COSI’ PERDE LE ELEZIONI, IO VADO AVANTI, NESSUN PASSO INDIETRO”
IL CAV STAMANE AVEVA DETTO: “NON PUO’ ESSERE IL LEADER SE HA CONTRASTI CON LA LEGA”… PARISI: “FORZA ITALIA HA PERSO 10 MILIONI DI ELETTORI CHE SPERAVANO IN UNA RIVOLUZIONE LIBERAL-POPOLARE, DEVO RECUPERARE IL LORO CONSENSO, DI QUELLO DI SALVINI NE FACCIO A MENO”
Acque sempre più agitate nel centrodestra per la leadership della coalizione, con il coordinatore di Forza Italia Stefano Parisi e il segretario della Lega Matteo Salvini ormai ai ferri corti.
E le parole pronunciate stamattina da Silvio Berlusconi in un’intervista a Radio anch’io sono suonate come un altolà (ma c’è chi parla di un benservito) a Parisi, designato dallo stesso premier alla guida della sua creatura politica.
“Parisi sta cercando di avere un ruolo all’interno del centrodestra ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo”.
E in serata è arrivata la replica dell’ex candidato alla poltrona di sindaco di Milano: “Non si governa con gli slogan. Con le ruspe non si governa l’Italia”, ha detto Parisi nel salotto di Vespa, aggiungendo un lapidario: “Chi sta con Salvini perde le elezioni”.
Berlusconi e l’unità del centrodestra.
Quelli tra Stefano Parisi e Matteo Salvini sono solo “scontri personali”, non rotture definitive. Silvio Berlusconi in un’intervista a Radio anch’io però ha ribadito che il centrodestra deve rimanere unito: “Parisi sta sta cercando di avere un ruolo all’interno del centrodestra ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo”.
Per il leader di Forza Italia, “il centrodestra è compatto, aldilà di quello che appare negli ultimi giorni”. Sabato scorso, infatti, Padova e Firenze sono diventate nelle stesse ore le due anime del centrodestra, con le manifestazioni organizzate dal segretario della Lega Matteo Salvini e dal coordinatore di Forza Italia Stefano Parisi, che dalla città veneta ha lanciato un messaggio netto: “È arrivato il momento. Ora dobbiamo candidarci alla guida del Paese”. E ha aggiunto: “Noi non siamo quella roba che è a Firenze oggi”, prendendo le distanze dal segretario del Carroccio.
Nell’intervista radiofonica Berlusconi ha sottolineato che “tutti i partiti che fanno parte della coalizione sanno che, se la rompono, si condannano all’irrilevanza. Stiamo lavorando a un programma condiviso, il resto appartiene al teatrino delle schermaglie e delle ambizioni personali. La nostra è un’alternativa liberale alla politica di sinistra e al populismo di Grillo”.
La replica di Parisi a Porta a Porta.
In serata è arrivata la replica del coordinatore di Forza Italia dal salotto di Porta a Porta. Replica che Stefano Parisi ha tenuto su toni netti: “Io passi indietro non ne faccio, vado avanti. Mi sono preso la responsabilità di rappresentare un’area politica popolare che oggi nel paese ha la maggioranza. Io sono convinto che Berlusconi mi sosterrà . Berlusconi non mi molla, non si fa guidare da Salvini, sono convinto che non cambierà idea, non credo che in un weekend si cambia linea”, ha detto il manager che non ha lasciato passare sotto silenzio la sostanziale sconfessione piovutagli addosso in mattinata dal leader del centrodestra.
Parisi si è richiamato alle parole con le quali l’ex presidente del Consiglio ha marcato la differenza tra destra e liberali e popolari, contenute in un’intervista di venerdì.
“Poi – ha lasciato cadere – non so cosa è accaduto tra venerdì ed oggi, ma so che bisogna essere stabili perchè altrimenti si genera confusione e sconcerto, la gente non capisce e poi resta a casa quando si tratta di andare a votare”.
Il leader di ‘Energie per il rinnovamento’ ha glissato davanti alle insistenze di Bruno Vespa che ha parlato più volte di una sorta di lettera di licenziamento dell’ex Cavaliere, ma la replica di Parisi è stata netta: “Il problema non è recuperare il consenso di Salvini o di qualche altro leader del centrodestra. Il fatto è che Forza Italia ha perso dieci milioni di voto ed io cerco di recuperare la fiducia degli italiani. Il problema – ha continuato Parisi – non è se ho il sostegno di qualcuno ma se il centrodestra ha il sostegno delle persone. Con le ruspe – avverte ancora – non si governa l’Italia”.
Dunque, Parisi ha mostrato fiducia sul reale sostegno da parte di Berlusconi, ma non ha perso l’occasione per ribadire che “agli italiani non interessa quanto io sia d’accordo o meno con Salvini. Certe cose succedono nei palazzi, nelle cene, nel mondo del potere, ma sono cose – ha accusato ancora – che gli italiani non capiscono più”.
Ecco perchè la risposta che Parisi ha spedito ad Arcore dal salotto tv di Bruno Vespa è che “se Berlusconi vuole Salvini leader può stare con lui, solo che così il centrodestra perde le elezioni perchè l’Italia non è lepenista e su questo non c’è dubbio”.
Anche per quanto riguarda il referendum Parisi è stato netto: “Non concordo con chi dice che si vota ‘No’ per cacciare Renzi. Renzi deve andare via con delle elezioni democratiche.”
“Io – ha spiegato – sono per il ‘No’ la referendum perchè questa riforma genererà confusione nel nostro sistema. Per fare così è meglio non fare nulla”.
Vespa ha poi chiesto a Parisi cosa accadrà in caso di vittoria del No: “A Renzi non piace galleggiare ma gli piace fare campagna elettorale. Se vince il no Mattarella prende in mano la situazione e il premier deciderà se fare una campagna elettorale da premier o da segretario del Pd, lui è molto scaltro e saprà cosa fare. Quello che è importante è avere una buona legge elettorale”.
(da agenzie)
Leave a Reply