PDL, E’ GUERRA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI TRA GLI EREDI POLITICI DEL CAVALIERE
PRESSING DEI FALCHI PER UN REPULISTI E PER LA CACCIATA DAI POSTI DI POTERE DI TUTTI I FAUTORI DELLA TRATTATIVA
Nel lessico del centrodestra ritorna in auge il vocabolo «traditori».
Sarebbero coloro che non sono pronti a seguire Berlusconi fino in fondo al burrone, e dunque stanno disperatamente cercando strade diverse.
Inutile dire che, nell’ottica dei cosiddetti «falchi», capitanate con molta perizia dal tandem Verdini-Santanchè, tutte le «colombe» appartengono alla categoria dei potenziali disertori.
Ma nel mirino dei duri e puri ci sono soprattutto i fautori della trattativa a oltranza, che in queste ore vorrebbero evitare all’Italia lo shock della crisi attraverso un provvedimento di grazia oppure tramite un rinvio delle decisioni nella Giunta del Senato (dove lunedì si decideranno le sorti del Cavaliere).
Gli Alfano, gli Schifani, i Cicchitto, i Quagliariello vengono privatamente descritti alla stregua di pavidi opportunisti che non amano davvero il leader.
C’è un pressing forte su Berlusconi affinchè si decida al «repulisti» e cacci tutti i potenziali cacadubbi dai posti di comando.
E’ solo l’antipasto di una dura lotta di potere che si scatenerà a breve tra gli eredi politici del Cavaliere.
Dal 15 ottobre in poi, Berlusconi verrà chiuso in casa (ancora non è dato sapere se ad Arcore o a Palazzo Grazioli), e lì dovrà restare per nove lunghi mesi espiando la pena. Chiaramente non potrà esercitare la sua funzione di leader, che comporta continue riunioni, telefonate, pubbliche apparizioni.
Qualcun altro dovrà per forza prendere il comando, tanto nel caso che il Pdl sia ancora al governo (circostanza improbabile) quanto che sia finito all’opposizione e magari l’Italia venga chiamata nuovamente alle urne.
Chi sarà il supplente, con Silvio fuori gioco?
A chi spetterà il compito di stilare le liste, decidere le candidature, inserire gli amici e cacciare i nemici com’è nella più classica delle tradizioni politiche?
Ecco perchè il forte nucleo dei «falchi sta provando a giocare d’anticipo.
E se si dà retta al tam-tam Pdl, tenta in tutti i modi di «aprire occhi» del Cavaliere sulle intenzioni vere o presunte degli avversari interni, in modo da farsi consegnare dal Fondatore le chiavi del partito.
Ugo Magri
(da “La Stampa”)
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