PEDOFILIA IN PALESTRA A LONATO, SONO BEN SETTE LE RAGAZZINE VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE
OMERTA’ PADANA: COINVOLTI DUE GENITORI DI ALTRE RAGAZZINE E UN GIOVANE 27ENNE, COME E’ POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA DENUNCIATO I PEDOFILI?
Il maestro di karate, in carcere a Pavia per violenza sessuale aggravata e di gruppo su minori, atti sessuali con minori e detenzione di materiale pedopornografico, non parla.
Con il giudice Alessandra Di Fazio ha scelto il silenzio. Ma lo stesso non deve valere per le ragazze che hanno frequentato la palestra Asd Askl di Lonato, che sul tatami hanno seguito le lezioni del loro «sensei».
Chi ha indagato sugli orrori che si sarebbero consumati tra le mura della palestra invita tutte le ragazzine che hanno subito attenzioni morbose – o peggio – a farsi avanti e a raccontare tutto.
Senza alcun timore, senza vergogna dovrebbero chiamare in procura e contattare il magistrato che ha coordinato l’inchiesta, il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.
Perchè l’impressione è che il numero delle vittime di C.C., 43enne e degli amici che invitava ad assistere o a partecipare, sia destinato a crescere. Ancora.
Già in queste ore, dopo l’arresto del maestro di arti marziali, il numero delle vittime sarebbe salito a sette. Gli investigatori avrebbero trovato ulteriori riscontri al racconto delle ragazze e sono alla ricerca di altre conferme.
Nei guai altre 3 persone
Così come non è da escludere che anche il numero degli indagati possa aumentare: per ora nei guai con il maestro sono finiti in tre, «altri soggetti maggiorenni anche loro frequentanti la palestra di Lonato – scrive il giudice nell’ordinanza applicativa di custodia cautelare – In particolare due di questi uomini con i quali avveniva lo scambio di messaggi erano genitori di due ragazzi che venivano in palestra a fare karate, mentre il terzo è un giovane di 27 anni».
Ai tre, come si legge nell’ordinanza, sono contestati rapporti sessuali a tre orali e vaginali non consenzienti con la ragazza che ha dato il via all’inchiesta con le sue dichiarazioni.
La stessa ragazza che ha raccontato di aver ricevuto le prime attenzioni dal maestro quando aveva appena 12 anni e si era fermata in palestra per un pigiama party.
E sempre lei ha messo in guardia la madre di un’altra ragazzina, appena quindici anni, per evitarle il suo calvario, dopo averla vista uscire dalla palestra con il maestro il giorno di Natale, quando le lezioni di karate erano sicuramente sospese.
Visto il numero di persone coinvolte, destinato a crescere, ci si chiede quanti a Lonato sapevano e hanno taciuto, in un clima di omertà indegno di un paese civile.
(da “il Corriere della Sera”)
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