PER DI MAIO “ANCHE LUCA BONESCHI PRENDE IL VITALIZIO DI 3.000 EURO”, MA E’ MORTO UN ANNO FA
L’ENNESIMA FIGURA PIETOSA DEL FUORICORSO CINQUESTELLE
“Un certo Boneschi, dopo un giorno in Parlamento”, riceve “3.108 euro al mese di vitalizio”.
Ma l’esponente del Partito Radicale, eletto il 12 maggio 1982 nella VIII legislatura con i Radicali e dimessosi il giorno dopo l’elezione, è morto il 13 ottobre 2016.
A incappare (per due volte) nella gaffe è stato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, M5s: prima in una conferenza stampa indetta in mattinata dal gruppo del Movimento 5 stelle a Montecitorio, poi in una diretta facebook trasmessa sul suo profilo.
In entrambe le occasioni, Di Maio ha fatto l’elenco dei parlamentari che percepiscono il vitalizio per denunciare questo “privilegio da Medioevo”
C’è quindi anche Boneschi tra i parlamentari citati dai 5 Stelle come percettori di vitalizi.
Luca Boneschi, avvocato e a lungo militante nel Partito Radicale, deceduto però ad ottobre del 2016. Nelle cronache parlamentari è noto per essere il deputato rimasto in carica per meno tempo: eletto il 12 maggio 1982 in sostituzione del dimissionario Marcello Crivellini aveva presentato le proprie dimissioni dall’incarico, accettate dall’Aula, il giorno successivo.
E si dimise per difendere la famiglia di Giorgiana Masi, la diciottenne uccisa nel 1977 con un colpo di pistola a Roma, sul Ponte Garibaldi, durante gli scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine.
Boneschi si dimise e rinunciò all’immunità parlamentare dopo essere stato denunciato dal giudice istruttore che aveva disposto l’archiviazione del processo sulla morte della giovane Giorgiana, perchè ritenutosi diffamato.
Boneschi ripeterà in seguito di essere l’unico “imputato” per la morte della Masi, sulla quale la giustizia non ha mai fatto luce.
(da agenzie)
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