PERCHE’ IL MINISTRO DE MICHELI NON FA SOCCORRERE IL GOMMONE CON 55 ESSERI UMANI DA CINQUE GIORNI ALLA DERIVA?
IL TEMPO DELLE CHIACCHIERE E’ FINITO, IL DIRITTO INTERNAZIONALE VALEVA PER SALVINI COME PER QUESTO GOVERNO, NOI NON FACCIAMO SCONTI A NESSUNO
Il Navtex che pubblichiamo è stato diffuso nella tarda serata di lunedì dalle autorità maltesi a tutte le navi nel Canale di Sicilia e indica con precisione le coordinate in cui cercare i migranti del gommone alla deriva.
La Guardia costiera italiana afferma di essere al corrente del caso, che viene monitorato, nell’attesa di un intervento de La Valletta, che a sua volta prende tempo.
Ma l’Italia può soccorrere ed è ugualmente responsabile di lasciare 55 persone morire a poche miglia dalla sue coste.
La ministra De Micheli oggi ad Avvenire ha detto: “Non c’è nulla che non sia “visto” o di cui non ci sia notizia. Il monitoraggio europeo del Mediterraneo è costante. L’Italia non gira la faccia dall’altra parte, non nasconde all’opinione pubblica situazioni di pericolo per persone che sono in mare. Il nostro Paese non è cambiato. La Guardia costiera continua a svolgere il suo preziosissimo ruolo senza alcuna limitazione e nel rispetto delle norme internazionali.”
Bene, se l’Italia non nasconde nulla e conosce le coordinate del gommone, ammesso che a bordo siano ancora in vita, se “non c’è nulla che non sia visto”, se “non giriamo la faccia dall’altra parte”, se la nostra Guardia costiera svolge i suoi compiti “senza limiti e rispettando le norme internazionali”, per quale ragione non è intervenuta a soccorrere un gommone con a bordo, speriamo ancora, 50 esseri umani, in violazione di ogni norma morale e giuridica?
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