PERCHÉ MARINE LE PEN NON VOTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA DELLA SINISTRA DI MELENCHON AL NEO GOVERNO DI MICHEL BARNIER? LA DUCIONA DI FRANCIA TIENE IN PIEDI IL GOVERNO VOLUTO DA MACRON PERCHE’ HA UNA FOTTUTA PAURA DI FINIRE IMPANATA E FRITTA NEL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI PARLAMENTARI PAGATI DAL SUO PARTITO CON I FONDI EUROPEI
RISCHIA FINO A 10 ANNI DI CARCERE. E UNA VOLTA CONDANNATA, ADDIO AI SOGNI DI ELISEO. QUINDI: MEGLIO TENERSI BUONI I GIUDICI
Dopo l’insediamento del Governo di Michel Barnier, in Francia, le opposizioni di sinistra, guidate da Melenchon, hanno subito preparato una mozione di sfiducia per far cadere l’esecutivo voluto da Macron.
Il meccanismo parlamentare francese è diverso da quello italiano: il voto di fiducia non è indispensabile per l’insediamento di un Governo che può, sì, chiederlo, ma è tenuto a dimettersi se non ottiene poi la fiducia.
I governi che si reggono su maggioranze parlamentari traballanti, solitamente, evitano di chiedere il voto di fiducia e confidano di poter navigare a vista, nella speranza che le opposizioni non siano sufficientemente forti da trovare i numeri da far passare una mozione di sfiducia.
E qui torniamo a Melenchon: la sua iniziativa, teoricamente, avrebbe dovuto trovare un immediato consenso da parte di Marine Le Pen e il suo Rassemblement National. Invece la Duciona di Francia ha optato per un approccio “costruttivo”, affermando di voler prima capire quale sarà il programma economico del nuovo Governo.
In realtà, il traccheggiamento della Le Pen è strettamente legato al processo che la vede imputata, con altri 24 dirigenti del suo partito, sul cosiddetto caso degli assistenti parlamentari: è sospettata di aver utilizzato impropriamente i fondi del Parlamento europeo per pagare collaboratori che non lavoravano a Strasburgo ma a Parigi.
In questo processo, la figlia di Jean-Marie rischia l’ineleggibilità e fino a 10 anni di carcere
Tradotto: addio ai sogni di Eliseo. Per sua fortuna, i giudici che la dovranno giudicare non sono di sinistra ma di orientamento moderato. E Marine Le Pen, per salvarsi la pellaccia, ora è costretta a mantenere un profilo basso e filo-governativo.
Molti pensavano che fosse lei a tenere in scacco Macron dopo il buon risultato elettorale ottenuto alle europee. Vuoi vedere che è quel volpino di Emmanuel a tenere per la crocchia la valchiria francese…
(da agenzie)
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