PERUGIA, QUELLO CHE AVREI VOLUTO DIRE MA CHE NON HO DETTO PER LASCIARE SPAZIO AD ALTRI
LE RIFLESSIONI DI CHI RIFIUTA LA LOGICA DEL RISENTIMENTO E, PUR NON ESSENDO MAI STATO FINIANO, TROVA IN FUTURO E LIBERTA’ LO STRUMENTO DI UNA NUOVA DESTRA SOCIALE… I TRADITORI STANNO ALTROVE, CON FINI OGGI SI RITROVANO QUELLI CHE NON HANNO MAI CHIESTO NIENTE
Doveva essere il mio discorso alla platea, ho rinunciato a farlo per fare spazio ad altri.
Ma lo voglio riportare a voi perchè avevo visto giusto e non mi sbagliavo. Nemmeno sulle polemiche ed accuse del giorno dopo.
Ci sono persone, anche amici, che continuano a vedere le cose con astio, odio e paraocchi.
A noi, a Fini, aprire nuovamente i loro occhi e fargli prendere atto della situazione italiana al di là delle questioni personali.
Proprio come ho fatto io….
“Innanzi tutto vorrei ringraziare Gianfranco Fini, perchè grazie a lui, dopo 30 anni di militanza politica, ho la possibilità di parlare ad una platea così vasta, così motivata, che guarda ad un nuovo futuro. ad un futuro di libertà .
Vedete, il mio amico fraterno, compagno di tante battaglie fin dai tempi del Fdg, il sottosegretario Antonio Buonfiglio, dice sempre, e giustamente, che questo non deve essere il partito del risentimento. ed ha ragione da vendere.
Perchè con il risentimento non si fa politica, con il risentimento non si va da nessuna parte. nemmeno nella vita di tutti i giorni.
Però qualche sassolino dalla scarpe lasciatemelo togliere.
Del resto non mi è mai piaciuta la politica finto buonista.
E non sono mai stato un buonista.
Uno che ti fa una bella faccia di fronte per poi accoltellarti alle spalle.
Così come invece accade sempre più spesso soprattutto con gli amici anzi, ex amici.
Sarà perchè mi hanno insegnato ad affrontare i nemici e gli avversari a viso aperto pagandone tutte le conseguenze.
Con lealtà , con fierezza, con coraggio, insegnamenti d’altri tempi ahimè.
E sarà per questo che c’e’ stima tra me e Gianfranco, una stima ritrovata, anzi trovata, dopo 30 anni di attacchi ed accuse da parte mia.
Spesso durissime e violente. attacchi di cui non rinnego nulla.
Ma sarà proprio per questo che oggi sono qui al suo fianco.
Io rautiano convinto, nemico giurato di Fini e dei suoi allora colonnelli.
Per molti sono pazzo, un traditore, un folle.
Nella migliore delle ipotesi un amico che sta sbagliando. Forse.
Ma se io e tanti altri appartenenti alla cosiddetta destra sociale siamo qui, al fianco di Gianfranco, un motivo c’è.
Sarà perchè crediamo in questa nuova, elettrizzante e giusta battaglia politica, sociale e di civiltà .
Sarà per questo che ci sono io, noi, al suo fianco e non i suoi ex colonnelli. Quelli di sempre e quelli aggiuntisi dopo.
Quelli che erano al mio fianco. quelli cresciuti insieme a me a sudore lacrime e sangue, e non è un eufemismo.
Quelli che, loro si, hanno tradito un’intera generazione, i nostri valori, i nostri ideali per un posto al sole, per una poltrona, per bramosia di potere.
Quelli, miracolati da Gianfranco Fini.
Quelli che senza di lui sarebbero dovuti andare a lavorare, come abbiamo fatto tutti quanti noi.
Siamo noi, dunque, a tradire gli elettori, un sogno, un ideale, una storia? Siamo noi che ci vendiamo e distruggiamo la destra italiana per fame di potere?
Siamo noi che ci vendiamo per un piatto di lenticchie?
No amici miei.
Qui oggi c’è il popolo, ci sono quelli che credono ancora che sia possibile un futuro diverso.
Ci sono quelli che credono ancora nell’ Italia, nei valori dello Stato, che credono che la vita non è un talent show.
Che c’è qualcosa di diverso dai festini in villa e nei locali della Versilia.
Oggi, amici miei, qui ci sono quelli che non hanno mai chiesto niente, quelli che non si sono fatti attrarre dal potere dell’anello, tanto per citare Tolkien. oggi qui ci sono quelli che hanno ancora la speranza di costruire un’Italia migliore.
Ieri ho combattuto per la libertà , ho combattuto duramente e fieramente per uscire dal ghetto in cui la storia ci aveva rinchiuso e ghettizzato come reietti.
Oggi combatto per il futuro e la libertà dei miei figli, dei nostri figli.
Grazie Gianfranco per avermi dato questa possibilità e ricorda: saremo anche un piccolo partito ma, come insegna Tolkien, un piccolo hobbit ha saputo sconfiggere il male e l’anello del potere”.
Stefano Schiavi
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