POTERI (QUASI) FORTI CHE IMBARAZZANO RENZI
IL FINANZIERE, L’AMICO D’INFANZIA IN AFFARI, L’AMERIKANO E MISTER PRADA
Davide Serra. Il finanziere che guarda a Mps e non ama gli scioperi
Pier Luigi Bersani aveva definito Davide Serra, fondatore del fondo di investimento Algebris, un “bandito delle Cayman”.
In effetti nella costellazione societaria di Algebris c’è anche una società basta nel paradiso fiscale che fa da appoggio a molte società britanniche.
Serra ha querelato Bersani ma, come rivelato dall’Espresso, il pm di Milano Luigi Orsi ha chiesto e ottenuto l’archiviazione.
Dalla Leopolda Serra ha criticato l’eccesso di scioperi in Italia
Marco Carrai. L’amico d’infanzia sempre più in affari tra Firenze e Israele
Lui dice di essere soltanto un piccolo imprenditore fiorentino, ma essere amico del premier da sempre ha reso Marco Carrai un personaggio sempre più ambito.
Al suo matrimonio c’erano top manager e ambasciatori (chissà , forse nella speranza di incontrare Renzi). Negli ultimi mesi interviene spesso sui giornali con editoriali su Israele, paese al quale è legato da amicizie (inclusa quella con il falco americano Michael Ledeen) e affari
Sergio Marchionne. Lo spot a Detroit, il piano ”Fabbrica Italia” è un ricordo
In passato tra Renzi e Sergio Marchionne, ad di Fiat Chrysler, ci sono state tensioni.
Oggi sono l’uno il testimonial dell’altro, a Roma, a Torino come a Detroit. Il manager ha da tempo stracciato il piano di investimenti “Fabbrica Italia” e si concentra all’estero.
Il governo lo supporta e sta anche avallando una improbabile cordata che deve rilevare lo stabilimento di Termini Imerese di cui finalmente la Fiat potrà liberarsi.
Patrizio Bertelli. Mister Prada alla Leopolda e l’accusa di evasione fiscale
Sul palco della Leopolda, a Firenze, l’amministratore delegato di Prada Patrizio Bertelli è stato molto applaudito.
Chissà se il pubblico sapeva che il manager e azionista con moglie Miuccia della casa di moda ha da poco pagato 400 milioni al fisco per regolarizzare la posizione del suo gruppo.
E comunque è ancora indagato per evasione fiscale dalla Procura di Milano: l’accusa è di aver “esterovestito” le società del gruppo per pagare meno tasse in Italia.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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