QUATTRO DOMANDE A MARCO BUCCI SUL TEMA LEGALITA’, ETICA E POLITICA
QUATTRO VICENDE CHE NECESSITANO DI COERENZA, ALTRIMENTI SONO SOLO CHIACCHIERE
In occasione della cerimonia dell’antica pergamena con l’elenco dei sindaci, il neo primo cittadino di Genova ha affermato che “è l’illegalità la discriminante che non possiamo accettare, nessuno dovrà dire che a Genova si sono rifiutati di fare una cosa legale, ci saranno solo più persone che diranno: a Genova si sono rifiutati di fare una cosa illegale».
Codici a parte, è evidente il richiamo all’etica politica che Bucci ha ritenuto di sottolineare come linea di indirizzo della sua amministrazione.
Ne prendiamo atto come dichiarazione di intenti e approfittiamo dell’occasione per porre al neo sindaco alcune domande strettamente connesse e conseguenziali a quanto da lui dichiarato.
1) Nel suo programma c’è il progetto di attirare investimenti al parco tecnologico di Erzelli. In un documento autografo, depositato in Regione insieme ai propri dati personali, risulta che Lei possiede 500 azioni di Genova High Tech, la società che sta cercando di realizzare il Parco tecnologico di Erzelli. Ha provveduto a cedere (e a chi) le quote azionarie alla luce del nuovo incarico, visto il palese conflitto di interessi che verrebbe a crearsi?
2) Corrisponde al vero che la delicatissima delega al ciclo dei rifiuti e all’ambiente con incarico di commissaria dell’Amiu intende affidarla a una ex dipendente di Carestream, azienda multinazionale della diagnostica medicale di cui Lei è stato Amministratore delegato? Azienda che ha in essere contratti del valore di svariati milioni di euro con alcune Asl liguri?
3) Ritiene in linea con il suo richiamo etico la foto opportunity che pubblichiamo, in occasione della conferenza stampa dopo la sua elezione, con a fianco due politici di Lega e Fdi, suoi grandi elettori, attualmente sotto processo per peculato per le spese pazze in Regione Liguria? Si sente rappresentato da politici a cui sono state contestati oltre 100 rimborsi non dovuti?
4) Ha provveduto a chiedere pubblicamente scusa a un giornalista che è stato insultato e minacciato la sera dell’esito elettorale nel suo quartier generale da suoi supporters solo perchè stava esercitando “legalmente” il suo diritto di cronista? O questa non è illegalità ?
Per ora ci fermiamo qua, ma solo per ora.
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