QUATTRO GIORNI DI DISCUSSIONI PER POI PERMETTERE GLI ASSEMBRAMENTI NELLE CASE
IL BUCO EVIDENTE NEL DECRETO: A NATALE POTETE ANDARE DA CHI VI PARE, PURCHE’ IN AUTO VI SIANO SOLO DUE PERSONE (PIU’ FIGLI)… A DUE INVITATI ALLA VOLTA SI ARRIVERA’ A PRANZI CON UN NUMERO ELEVATO DI PERSONE … C’ERA UNA SOLA ALTERNATIVA LOGICA: VIETARE LA CIRCOLAZIONE PER TUTTI
Alla fine la montagna ha partorito il topolino: quattro giorni di incontri, discussioni, liti, contrapposizioni tra rigoristi e aperturisti per poi arrivare a un decreto che presenta un buco mostruoso.
Eh sì, perchè se è vero che in una democrazia liberale non si può bussare a casa delle persone per verificare quanti ospiti (non più congiunti) abbiano a tavola, è anche vero che se consenti a Natale (ma non solo) la libera circolazione delle auto di fatto dai il via libera agli assembramenti familiari o amicali.
Facciamo un esempio: una famiglia invita nonni paterni e materni, fratelli e sorelle e magari pure gli zii (come l’anno scorso). Qualcuno obietterà : se li fermano i vigili?
Intanto vale il “se li fermano”, visto che saranno a migliaia chi si sposterà ugualmente grazie al buco del decreto.
Poi basta che siano in due e dicano che vanno da parenti. Via libera.
La stessa cosa per gli altri, basta che siano in due a bordo (più eventuali figli).
Alla fine in dieci andranno tutti dalla stessa famiglia, con buona pace dei decreti “stretta” che invece “allargano”.
Si è passati dal decreto “ammazza nonni” a quello “ammazza tutti”.
Non solo: non si poteva uscire dai piccoli comuni? Ora ci si puo’ allontare fino a 30 km.
Non solo: si ammettono anche gli amici generici definiti “ospiti”, neanche più solo i parenti.
Qualcuno chiederà : come si poteva evitare? Semplice, vietando a Natale, Santo Stefano e Capodanno la circolazione delle auto, salvo per emergenze reali e controllabili.
Qua non controlla realmente nessuno, non ci prendiamo per i fondelli.
E infatti siamo nella merda di una pandemia “fuori controllo”
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