RAGAZZO UCCISO DA UN POLIZIOTTO, IN FRANCIA TERZA NOTTE DI VIOLENZE, 660 FERMATI, 40.000 AGENTI SCHIERATI
AUTO INCENDIATE, COMMISSARIATI ASSALTATI
Oltre 40mila agenti schierati, auto incendiate, commissariati assaltati, saccheggi. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha annunciato che 667 persone sono state arrestate nella terza notte di violenze per l’uccisione, martedì scorso a Nanterre, nella periferia di Parigi, del giovane Nahel.
“La scorsa notte, la nostra polizia, gendarmi e vigili del fuoco hanno affrontato coraggiosamente violenze rare. Secondo le mie ferme istruzioni, hanno effettuato 667 arresti”, ha twittato i ministro.
Data la situazione, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale per oggi alle 13. Il capo dell’Eliseo, che si trova a Bruxelles per il Consiglio europeo, potrebbe dunque anticipare il rientro a Parigi prima ancora che le discussioni con gli altri capi di Stato e di governo Ue siano concluse. Una conferenza stampa dovrebbe comunque essere confermata prima della sua partenza.
Scontri e fermi
Gli scontri si sono verificati in numerose città, compresi i sobborghi di Parigi. Sono stati assaltati anche scuole e municipi, saccheggiati negozi. Bus e metro hanno smesso di circolare alle 21 nei quartieri dove sono esplose le violenze.
Più di 420 persone sono state fermate per controlli, ha annunciato su Twitter il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin.
(da agenzie)
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