RAPITA DAI RUSSI LA GIORNALISTA UCRAINA CHE “VOLEVA DIRE LA VERITA’ SUI CRIMINI”
NON SI HANNO PIU’ NOTIZIE DO VICTORIA ROSHCHYNA DA OTTO GIORNI
Di Viktoria Roshchyna, detta Vika, si sono perse le tracce dallo scorso 12 marzo.
A denunciarlo è l’emittente televisiva per la quale lavora, la Hromadske, che su Twitter riferisce che la reporter è tenuta prigioniera dai russi. “Non riusciamo a metterci in contatto con lei. Chiediamo alla comunità internazionale di aiutarci a trovare e a farla rilasciare”, riferisce l’emittente.
Citando testimoni, Hromadske scrive che l’ultima volta che la giornalista è stata vista si trovava a Berdiansk. “Il 16 marzo abbiamo saputo che il giorno precedente è stata arrestata dalle forze russe”, spiegano i colleghi di Vika, che postano una fotografia della donna e spiegano che, dall’inizio della guerra, stava lavorando dal sud e dall’est dell’Ucraina.
A confermare le accuse alle forze di sicurezza e ai militari russi è giunto anche l’ufficio del procuratore generale in Ucraina, come riportato da LaPresse. Per ora, da parte di Mosca non arrivato alcun commento in merito alla vicenda.
Intanto, l’emittente per cui lavora Viktoria Roshchyna dice di aver mantenuto il riserbo per due giorni sulla vicenda: “Abbiamo fatto ogni sforzo per ottenere il rilascio della nostra giornalista, attraverso i nostri canali. Ma ogni tentativo è stato vano”, scrive la redazione su Facebook.
L’appello dei colleghi di Vika: “Chiediamo alla comunità ucraina e internazionale di unirsi alla campagna per il suo rilascio”.
Vika scriveva del suo lavoro sui social come di una missione, anche negli ultimi post: “Sono andata nelle regioni occupate per dare voce a persone che hanno vissuto senza connessione tutto questo tempo, sotto gli spari, e con il rombo dei carri armati russi. Nei piccoli villaggi, gli invasori si sentono ‘eroi’, sparano ai civili, danno fuoco alle auto, uccidono, saccheggiano. Trasformano la vita delle persone in inferno, traumatizzando la psiche dei bambini. Mi hanno rubato gli strumenti di lavoro, ma non mi toglieranno la voglia di dire la verità sui loro crimini. Non perdonerò mai la Russia. Mai più. Bruceranno all’inferno. E saranno assicurati alla giustizia”.
(da agenzie)
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