REDDITO DI CITTADINANZA, COME FUNZIONA E PERCHE’ E’ UN BLUFF
LA BALLA DEI 780 EURO: IN REALTA’ LA MEDIA SARA’ DI 390 EURO A PERSONA, NON POTRA’ SUPERARE 500 EURO PER UN SINGOLO, DURERA’ APPENA 12 MESI, IL LAVORO NON C’E’, QUINDI QUASI NESSUNO TROVERA’ UN’OCCUPAZIONE E SE LA TROVI I SOLDI ANDRANNO ALL’AZIENDA… GLI STRANIERI UE LO PRENDERANNO COME GLI ITALIANI, ALTRA BALLA DEL GOVERNO
Nel 2019 sono previsti circa 4,68 miliardi di euro di coperture (oltre ai 2 miliardi assorbiti dal Rei). Ecco in cosa consiste la misura.
Che cos’è il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è un sussidio destinato alla fascia di popolazione che si trova sotto la soglia della povertà assoluta. Quella, definita dall’Istat, di chi può contare su meno di 780 euro al mese.
In questa fascia, stranieri inclusi, si trovano circa 5 milioni di persone, e circa 1 milione e 700 mila famiglie, il 47% al Centro Nord e il 53% tra Sud e Isole
Il reddito di cittadinanza, e la pensione di cittadinanza destinata agli over 65, è un’integrazione al reddito che dovrebbe permettere di raggiungere questa soglia. Significa che, tra i beneficiari, chi vanta ad esempio un reddito di 200 euro mensili nel migliore dei casi può ottenere i 580 euro che gli mancano per raggiungere “quota 780”. Il reddito di cittadinanza viene versato su una apposita carta, una normale PostePay, chiama Carta Reddito di Cittadinanza.
A quanto ammonta il reddito di cittadinanza
Nel caso di un cittadino single l’importo massimo è di 780 euro, ma si tratta di una cifra da dividere in due parti.
L’importo massimo del Reddito di cittadinanza in quanto tale arriva fino a 500 euro.
A questa cifra si somma un importo di 280 euro se si è titolari di un contratto di affitto o 150 se si vive in una casa di cui si sta pagando un mutuo.
Solo in questo modo l’importo massimo totale può raggiungere i 780 euro. Diversamente, se ad esempio si vive in una casa di proprietà , la cifra massima arriva a 500 euro.
Dividendo a spanne l’ammontare del fondo previsto in manovra per il numero stimato dei beneficiari e per gli interi potenziali nove mesi di percezione del sostegno si ottengono poco meno di 400 euro medi a famiglia e poco meno di 140 persona.
Il beneficio economico andrà comunque da un minimo di 40 a un massimo di 780 euro mensili.
Quando parte il reddito di cittadinanza
Le domande per il reddito di cittadinanza potranno essere presentate da marzo. Il sito Internet che informerà della documentazione necessaria sarà in linea a febbraio, mentre il mese dopo sarà attrezzato per la compilazione delle domande. Il sussidio verrà erogato a partire dal mese successivo alla domanda.
Chi può prendere il reddito di cittadinanza
Per accedere al Reddito di cittadinanza bisogna essere cittadini italiani (o europei) o stranieri residenti nel Paese da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in modo continuativo.
I beneficiari devono avere un Isee inferiore ai 9.360 euro annui oppure, se non si possiedono immobili e liquidità , un reddito familiare inferiore ai 6000 euro, pari a 500 euro al mese. Oltre ad altri requisiti su immobili di proprietà e patrimonio mobiliare, nessun membro del nucleo famigliare deve possedere un’auto immatricolata nei sei mesi precedenti di oltre 1600cc di cilindrata (250cc per le moto), nè una barca.
Chi non può prendere il reddito di cittadinanza
Oltre a chi non soddisfa i requisiti, sono esclusi dal reddito di cittadinanza chi si trova in carcere, i ricoverati in lunga degenza o altre strutture assistenziali a carico dello Stato, e le famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo chi si è dimesso dal proprio lavoro nei dodici mesi precedenti. Chi non spenderà per intero il reddito di cittadinanza, nel mese di ricezione, perderà l’importo.
Cosa bisogna fare per avere il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza potrà essere richiesto ai Caf, alle Poste, a uno sportello Inps presentando un modulo predisposto dallo stesso Inps. La richiesta potrà essere fatta anche via Internet, sul sito dedicato che sarà pronto a marzo. Per ottenerlo però tutti i membri del nucleo dovranno siglare aderire a un “percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale”. In particolare, per quanto riguarda il Patto per il lavoro, i beneficiari dovranno iscriversi alla piattaforma dedicata alla ricerca di lavoro, svolgere una ricerca attiva del lavoro, accettare i percorsi di formazione (suggeriti da enti di formazione bilaterale, entiinterprofessionali o aziende). I beneficiari sono obbligati ad accettare almeno una delle tre proposte di lavoro suggerite, mentre dopo 12 mesi di fruizione del sussidio bisognerà accettare la prima offerta.
Il sostegno alla imprenditorialità
Un’impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza otterrà fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Se chi prende il reddito di cittadinanza avvia una sua impresa, ottiene il reddito fino a 16 mesi.
La revoca del Reddito di cittadinanza
Chi dovesse mentire sui requisiti per potere accedere al Reddito di Cittadinanza rischia una condanna da 2 a 6 anni e, a condanna definitiva, è obbligato a restituire quanto incassato. Inoltre gli è inibita la possibilità di richiedere il sussidio per i successivi 10 anni. In ogni caso il minimo della pena a 2 anni vuol dire che in galera non ci andra’ nessuno.
La pensione di cittadinanza
Questa integrazione aumenterà le attuali pensioni che sono sotto il livello di povertà . Un pensionato, se vive da solo, avrà 630 euro (solo se in affitto arrivi a 780 euro) al mese mentre un nucleo arriverà fino a un massimo di 1032 euro, meno ovviamente quello che già percepisce di pensione. Se ha una pensione di 500 euro prenderà appena 130 euro.
Il lavoro
Chi ha diritto al Reddito potrà rifiutare fino a due offerte, accettando la terza. Tuttavia, dopo 12 mesi di fruizione del beneficio, non si potrà più rifiutare alcuna offerta ‘congrua’ (dunque entro 250 chilometri dalla residenza), pena la decadenza del sostegno.
Alle aziende che assumono un beneficiario del Reddito viene indirizzato l’importo percepito dal neo-assunto per i mesi rimanenti fino alla fine del ciclo di 18 mesi (in pratica i soldi li prende l’azienda e non più il richiedente il reddito)
Le aziende percepiscono invece metà dell’importo del Reddito (sempre fino a fine ciclo) nel caso in cui il beneficiario usufruisca di un corso di formazione per l’impiego o dell’ausilio delle agenzie per il lavoro (a cui andrà il restante 50%). Quindi come inizi a seguire un corso di formazione, l’assegno si dimezza.
(da agenzie)
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