REGIONE LAZIO, ROCCA ASSUME L’EX TERRORISTA DE ANGELIS ALLA COMUNICAZIONE
GIA’ PARLAMENTARE ED ESPONENTE DI TERZA POSIZIONE, VIENE DALLA CROCE ROSSA E GUADAGNERA’ 110.000 EURO L’ANNO
Ex senatore, ex deputato, ma pure ex terrorista. Un curriculum particolare quello di Marcello De Angelis, cognato dello stragista Luigi Ciavardini, che non gli ha creato però problemi ad arrivare ai vertici della Croce Rossa Italiana e non gli ha creato difficoltà ora a ottenere la nomina di responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, con uno stipendio da 110mila euro l’anno.
Il presidente Francesco Rocca continua a scegliere all’interno della Cri, di cui è stato il numero uno fino al giorno dell’ufficializzazione della sua candidatura, i collaboratori più fidati e non ha dimenticato l’ex esponente di Terza Posizione.
De Angelis, dopo aver aderito nel 1974 al Fronte della Gioventù, entrò in Lotta Studentesca e poi si avvicinò a Terza Posizione. Arrestato a Londra, dove trascorse sei mesi nel carcere di massima sicurezza di Brixton, nel 1989 tornò in Italia e si costituì.
Venne condannato a 5 anni e mezzo di reclusione, per associazione sovversiva e banda armata, e uscì dal carcere nel 1992.
Proseguito il suo percorso a destra con Alleanza Nazionale, venendo scelto anche come direttore de Il Secolo d’Italia, nel 2006 venne eletto senatore e nel 2008 deputato.
Nel 2017 ha stretto un forte legame con Rocca, divenendo in Croce Rossa suo capo di gabinetto, dal 2018 al 2020 ne è poi stato il portavoce e da allora è responsabile dell’Unità operativa cultura, eventi e pubblicazioni della Cri, oltre che portavoce del presidente nazionale.
Attività a cui De Angelis ha affiancato quella di musicista, fondando il gruppo musicale 270bis, nome tratto dall’articolo del codice penale relativo alle associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico.
De Angelis ha sempre manifestato con chiarezza le sue idee sul fascismo.
Esploso il caso di Enrico Montesano, presentatosi in tv con la maglietta della X Mas, ha definito l’attore un istrione. E di recente, inserendosi nel dibattito sul 25 aprile, ha scritto: ” Tutto questo parlare di libertà e liberazioni di questi ultimi giorni mi ha fatto tornare in mente una frase che lessi da ragazzo: la libertà non è fare ognuno come gli pare, ma la possibilità di scegliere tra il maggior numero di ordini possibili”.
Diversi pure gli attacchi alle tematiche gender e all’antifascismo, da lui descritto come “reinventato” , con una “storiografia dominante” che ha “sempre tentato di fissare un inizio che giustificasse i propri crimini nella forma, già celebrata per glorificare gli infoibamenti, della giusta reazione contro la violenza fascista”.
Per l’ex parlamentare inoltre “chi è morto per l’Italia, ovunque e in ogni epoca, viene ammazzato quotidianamente e il suo cadavere gettato in pasto ai cani ogni giorno che uno dei nostri bambini va a scuola e apre un libro di testo imposto dalle lobby ancora, inspiegabilmente, dominanti”.
Secondo Rocca, De Angelis è l’uomo giusto per assumere la guida della comunicazione istituzionale della Regione Lazio fino alla fine della legislatura, chiedendo al giornalista solo di mettersi in aspettativa non retribuita dalla Cri.
Una figura che, guardando ai principali collaboratori scelti tra quanti hanno lavorato con Rocca nella Croce Rossa, va ad unirsi a quelle di Giuseppe Pisano, nominato capo di gabinetto, e Carla Cace, portavoce del presidente.
(da agenzie)
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