REGIONE MOLISE: SI RIDUCE L’INDENNITA’ DI BASE A 6.163 EURO MA POI SI AGGIUNGE UN FORFAIT DI 4.500 EURO E ALLA FINE L’AUMENTO E’ DI 1.000 EURO
IL CONSIGLIO REGIONALE AVEVA RISCHIATO LO SCIOGLIMENTO PER NON AVER APPLICATO I TAGLI DEL GOVERNO MONTI… ORA LO FA MA CON LA SORPRESINA
Il rischio di un nuovo scioglimento del consiglio regionale del Molise, fino a poche settimane fa, era dietro l’angolo.
Ma alla fine il peggio è stato evitato: con la legge regionale 10 del 25 luglio scorso, anche la Regione Molise ha recepito il decreto Monti, il provvedimento (convertito in legge) che impone la riduzione dei costi degli apparati politici regionali.
“Abbiamo chiuso la vicenda sulla casta”, aveva commentato il neogovernatore Paolo Di Laura Frattura.
A ben vedere, tuttavia, la busta paga degli inquilini di palazzo Moffa non sembrerebbe essersi alleggerita, in realtà è aumentata di 1.000 euro, passando da 9.250 a 10.150 euro netti..
Perchè, è vero, l’indennità di base, come un po’ in tutte le Regioni, è stata ridotta.
Dai 6163 euro lordi, si passerà ai 6mila.
E niente più diaria e rimborso spese di missione, che permettevano ai consiglieri di intascare altri 3600 euro (netti).
In compenso, con la nuova legge, i vari benefit saranno accorpati sotto un’unica voce: “Spese di esercizio mandato”.
Un maxi-forfait di 4500 euro netti, che verrà erogato ogni mese (in aggiunta chiaramente ai 6mila euro di sopra).
Senza l’obbligo di rendicontare alcunchè.
Non è tutto perchè la nuova normativa — ironia della sorte, lo stesso giorno in cui è approdata in aula la proposta di legge, i consiglieri hanno approvato l’aumento dell’Irpef e del bollo auto — introduce anche un’indennità di funzione in base al ruolo ricoperto in Consiglio.
Si va dai 750 euro lordi per i capigruppo (su 20 consiglieri ce ne sono ben 14), i presidenti di commissione e i segretari, ai 1500 euro per assessori e vicepresidenti del Consiglio.
Al presidente della giunta e a quello del Consiglio toccheranno invece 3mila euro.
E se il consigliere non risiede a Campobasso (dove ha sede palazzo Moffa), nessun problema: gli verrà accordata una mancetta aggiuntiva, a seconda della distanza, fino ad un massimo di 860 euro.
Ma i 4500 euro non basterebbero per affrontare le non enormi spese chilometriche (viste le dimensioni del Molise)?
Dulcis in fundo, c’è ancora una voce che andrà a gonfiare ulteriormente i portafogli dei consiglieri regionali del Molise.
E’ un’eredità della legge regionale 7 del 2002, con la quale venne introdotto un rimborso fisso mensile per l’assunzione di un portaborse personale: altri 2451 euro netti.
Nel frattempo che la questione verrà “studiata”, i consiglieri (nel dubbio) continueranno ad intascarlo.
Come se non bastasse, gli stipendi sono stati anche indicizzati.
Insomma se cresce il costo della vita, crescono anche le buste paga dei consiglieri molisani.
Alla faccia dei pensionati, che percepiscono un assegno superiore ai 1400 euro lordi.
A loro la riforma Fornero lo ha bloccato: nessun adeguamento all’indice Istat.
Infine ci sono gli ormai famosi trasferimenti ai gruppi.
La cifra complessiva stanziata per i gruppi ammonta infatti ad oltre 430mila euro all’anno.
Gabriele Paglino
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