RENZI A BRESCIA DALLA CONFINDUSTRIA, SCONTRI TRA ANTAGONISTI, STUDENTI E POLIZIA
1000 OPERAI DELLA FIOM IN CORTEO ASSEDIANO LA PALAZZOLO
Forte tensione a Brescia, vicino all’azienda Palazzoli dove alle è atteso il premier Matteo Renzi.
Il corteo degli antagonisti, studenti e sindacalismo di base ha tentato di aggirare il cordone di polizia che lo teneva a distanza di sicurezza dalla fabbrica.
Sono volate manganellate. I contestatori hanno risposto con il lancio di fumogeni.
Renzi partecipa all’annuale assemblea degli industriali bresciani, aperta dall’intervento del presidente di Aib Marco Bonometti e da quello di Giorgio Squinzi, leader di Confindustria.
Presenti all’assemblea mille invitati e cento giornalisti.
Restano tesi i rapporti con Cgil e Fiom, che accusano il premier di visitare aziende dove l’agibilità sindacale incontra ostacoli, e accusano i vertici della Palazzoli di avere messo gli operai in ferie «forzate» il giorno della visita di Renzi.
Corteo di 1000 lavoratori
Sono circa 1000 i lavoratori in sciopero della Cgil e Fiom partiti alle 9 dal piazzale della Ori Martin e diretti alla fabbrica che ospita il premier.
Molti gli striscioni con slogan contro il governo («80 euro in busta paga poi tagliano i servizi», altri contro Jobs act).
In corteo anche l’assessore comunale Marco Fenaroli che fa parte di una giunta di centrosinistra. «Ci sono i delegati di tutte le nostre categorie e i lavoratori Fiom di cinque o sei imprese dell’area che oggi scioperano tra cui quelli della Ori Martin», ha spiegato Domenico Galletti, segretario della Cgil di Brescia.
«Appena Renzi arriverà – ha aggiunto – faremo alzare in volo un drone a cui saranno legati quattro diversi striscioni che parleranno dell’articolo 18, dei diritti dei lavoratori e dell’uso improprio dei manganelli la scorsa settimana a Roma».
(da “il Corriere della Sera“)
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