RENZI DA SOLO VALE IL 6% DEI VOTI
LO RIVELA UNO STUDIO DELL’ISTITUTO CATTANEO
Matteo Renzi è il primo leader del centrosinistra che traina elettoralmente il proprio partito: il suo contributo vale almeno il 6% dei voti in più.
Lo sostiene una ricerca dell’Istituto Cattaneo di Bologna che ha tracciato un parallelo fra i voti presi dai partiti alle elezioni comunali e quelli presi alle europee.
Il confronto è particolarmente interessante nella serie storica, reso possibile dal fatto che spesso, in contemporanea con le elezioni europee, si è andati al voto in molti Comuni importanti.
Si scopre così che, almeno nelle ultime due tornate europee (2004 e 2009), i partiti di centrosinistra andavano meglio alle comunali che alle europee, mentre l’andamento di Forza Italia era esattamente opposto.
Sintomo evidente, osserva Filippo Valbruzzi, ricercatore del Cattaneo che ha curato lo studio, che il centrosinistra non poteva fare affidamento sul valore aggiunto dei propri leader, mentre Forza Italia poteva contare sulla forza propulsiva della leadership di Berlusconi.
Dinamica che dieci giorni fa si è completamente ribaltata.
Nel 2009 lo scarto per il Pd tra voto europeo e voto comunale era negativo (-0,1%) nel 2014 lo scarto non solo è diventato positivo, ma è aumentato notevolmente (+5,8%).
“Se in passato era il partito dei sindaci a trainare il centrosinistra – osserva Valbruzzi – oggi è il partito dell’ex sindaco di Firenze a trascinare gli amministratori locali”.
La leadership berlusconiana, invece, sembra essersi appannata e decisamente ristretta: +1,3%, molto meno delle cifre più alte delle scorse stagioni.
Tuttavia, benchè in questo caso non siano possibili confronti, è la leadership di Beppe Grillo quella che più di ogni altra contribuisce al successo del proprio partito: la differenza fra europee e comunali, nel caso del M5S, è addirittura del 7,3%.
(da “Huffingtonpost“)
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