RIFIUTI, LA CAPORETTO DEL GOVERNO: LA CAMORRA NON LA FAVORISCE CHI PROTESTA, MA CHI APRE UNA NUOVA DISCARICA
I CITTADINI DEL VESUVIANO TRATTATI COME DELINQUENTI: COMODO ESSERE FORTI COI DEBOLI (E DEBOLI COI SERBI)… SE ACERRA LAVORA A UN TERZO DEL PREVISTO, SE GLI IMPIANTI PROMESSI A NAPOLI E SALERNO NON SONO STATI REALIZZATI DI CHI E’ LA COLPA?…E I 141 MILIONI DI INCENTIVI GARANTITI AI COMUNI E MAI DATI DOVE SONO FINITI?
Il sindaco di Boscoreale (Pdl) è amareggiato: “Ha vinto la camorra”.
E non ha dubbi. “Chi credete voglia l’apertura di questa seconda discarica? Ma avete idea di quali interessi e delle somme economiche che gireranno attorno a questa discarica?”, ha dichiarato per poi concludere: “Sicuramente è gravissimo che le istituzioni si siano rese complici di tutto questo”.
Due anni fa era stato il miracolo berlusconiano, poi lo spettro maleodorante della monnezza è risorto, portando con sè le proteste dei cittadini e gli scontri con le forze dell’ordine che sono continuate anche questa notte.
Migliaia di persone sono state caricate con una decisione pari a cento volte rispetto alla “fermezza” mostrata nei confronti della teppaglia serba a Genova.
Abbiamo visto foto di donne col viso sanguinante a causa delle manganellate distribuite a chi voleva solo tutelare la propria salute e protestava contro un’ingiustizia.
Forti coi deboli e deboli coi forti.
Ma di chi è la responsabilità ?
Il governo in due anni non è stato in grado di trovare un’alternativa al “buco” nel Parco nazionale del Vesuvio, l’ultimo posto dove nei Paesi civili si penserebbe di sistemare una discarica, vietata peraltro dalle leggi.
Era stato previsto un piano che è stato completamente disatteso: si prevedeva la creazione di discariche, la messa in funzione dell’inceneritore di Acerra, la realizzazione di altri due impianti a Napoli e Salerno e il rilancio della raccolta differenziata.
Il bilancio, dopo due anni, parla di discariche (spesso non a norma) ormai sature, dell’inceneritore di Acerra che lavora a un terzo delle sue possibilità , a causa di guasti endemici, con le caldaie che si bucano di continuo, di una raccolta differenziata che è ferma al 20%, dei siti di compostaggio che non sono stati realizzati, così come i due inceneritori promessi.
Per le 35 amministrazioni comunali interessate alle discariche erano stati garantiti, come “compensazione”, 141 milioni di euro in 3 anni: non sono mai stati stanziati.
Tante le promesse da marinaio alle quali i cittadini di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, che pur avevano votato a maggioranza Pdl, non credono più.
Si sentono presi per i fondelli.
Accusati addirittura di fare gli interessi della camorra, come se la camorra non fosse invece interessata all’apertura di nuove discariche e quindi ben felice dei ritardi del governo che permette loro di gestire il ritiro e il trasporto della monnezza.
Vittime di un avvelenamento generalizzato, ammorbati dai rifiuti, manganellati dallo Stato, i cittadini del Vesuviano dovrebbero solo “obbedir tacendo”.
Mentre i politici, incapaci di risolvere i loro problemi, giocano a scaricarsi la responsabilità uno con l’altro.
Altro che teatrino della politica, se non fosse una tragedia si dovrebbe solo parlare di una squallida farsa.
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