RINVIO A GIUDIZIO PER TRE MERCENARI ITALIANI FILORUSSI ANDATI A COMBATTERE CONTRO GLI UCRAINI
DEL GRUPPO FACEVANO PARTE IL FIGLIO DI UNA DIRIGENTE DELLA LEGA, IL CAPO ULTRAS DELLA LUCCHESE E NEONAZISTI
Il pubblico ministero Federico Manotti ha chiesto il rinvio a giudizio per 3 delle 6 persone arrestate la scorsa estate nell’ambito dell’inchiesta su un giro di mercenari italiani arruolati per combattere in Ucraina fra i filorussi.
In particolare, il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio per Antonio Cataldo , Olsi Krutani e Vladimir Verbitchii, finiti in carcere; sono state invece “stralciate”, e sono ancora in fase di indagine, le posizioni di Andrea Palmeri, “mente” del gruppo e ultrà di Lucca di estrema destra, Gabriele Carugati, detto “Arcangelo”, ex addetto alla sicurezza di un centro commerciale in Lombardia e figlio di Silvana Marin, ex dirigente della Lega a Cairate (in provincia di Varese), e Massimiliano Cavalleri, detto “Spartaco”, neofascista di Brescia.
Il gruppo è accusato, a vario titolo, di arruolamento o armamenti non autorizzati al servizio d’uno Stato estero: in pratica, sarebbero stati pagati per combattere con i ribelli filorussi del Donbass contro il governo ucraino
Gli accertamenti dei carabinieri del Ros erano partiti dalle perquisizioni di 2 giovani vicini a Forza Nuova, CasaPound e gruppi skinhead autori di scritte inneggianti al nazismo nello Spezzino: attraverso i loro contatti e le progressive ramificazioni, i militari si sono imbattuti in una serie di movimenti neofascisti, circoscrivendo i presunti mercenari.
(da “il Secolo XIX”)
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