ROCCELLA CONTESTATA AL SALONE DEL LIBRO, 29 DENUNCE
LA MINISTRA LASCIA IL PALCO
Prima la contestazione di un gruppo di attiviste e attivisti, poi il tentativo di mediazione del direttore editoriale del Salone del Libro Nicola Lagioia. E infine, dopo più di un’ora di stop, la decisione della ministra Fdi Eugenia Roccella di lasciare il palco. A Torino, l’evento in programma con la titolare del dicastero per la Famiglia e Natalità del governo Meloni si è trasformato in uno scontro pubblico tra esponenti della maggioranza di centrodestra e lo scrittore che dall’anno prossimo sarà sostituito.
“Vergognati”, ha gridato la deputata Fdi Augusta Montaruli subito dopo l’invito di Lagioia al confronto. “La contestazione è legittima con tutti i soldi che pigli? Ma vergognati“. A quel punto il direttore se ne è andato e ha poi scritto un messaggio su Facebook: “Pieno di imbarazzo per Montaruli, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso“. Proprio Montaruli, a febbraio scorso, si è dimessa dal ruolo di sottosegretaria per una condanna definitiva per peculato. Contro Lagioia si è scagliata anche la stessa ministra, accusandolo di aver fatto “una narrazione fantasy” dell’accaduto e di non aver criticato chi protestava.
In difesa di Roccella si è subito schierato il presidente del Senato ed esponente di Fdi Ignazio La Russa. Mentre la deputata M5s Chiara Appendino e la collega dem Anna Rossomando si sono esposte per chi manifestava e Lagioia. La ministra ha poi annullato anche l’appuntamento delle 17 allo stand de “Il dubbio”.
Cosa è successo allo stand del Piemonte
La ministra Roccella era stata invitata a parlare del suo libro “Una famiglia radicale” dallo stand della Regione Piemonte. E con lei avrebbe dovuto intervenire anche l’assessore regionale Maurizio Marrone, noto per aver stanziato 400mila euro alle associazioni anti-abortiste. L’incontro, previsto inizialmente per le 13, è stato interrotto e non è più ripartito. L’evento successivo si è svolto al centro dell’arena, per terra. Alle 15 la ministra ha deciso di lasciare il palco per far iniziare l’evento organizzato da Casa Ugi. “Per democrazia, a voi sconosciuta, lascio il palco”, ha detto rivolgendosi alle attiviste e agli attivisti.
Subito dopo è intervenuta la Digos e sono stati denunciati per violenza privata ventinove attivisti e attiviste del movimento ambientalista Extinction Rebellion e del collettivo femminista Non Una di meno.
A quanto si apprende da fonti investigative oltre ai 20 militanti altre persone si sono unite in modo estemporaneo alla contestazione.
L’intervento e la ricostruzione di Nicola Lagioia. Roccella lo attacca: “Ricostruzione fantasy”
Chi ha tentato di cercare una mediazione è stato il direttore editoriale del Salone del Libro Nicola Lagioia: dopo essere stato a colloquio con la ministra, lo scrittore ha invitato i manifestanti a confrontarsi con Roccella. “Il Salone è un luogo democratico e della democrazia fa parte anche della contestazione”, ha detto, “però secondo me avete l’opportunità di dialogare con la ministra dopo averla contestata perché non qualcuno di voi, un delegato, non sale sul palco e si confronta? Perché non trasformare questa occasione in un dialogo anche acceso? La vostra è una contestazione legittima, pacifica però a un certo punto ci deve stare il dialogo”.
Un appello che, però, come già l’invito rivolto in precedenza dalla stessa ministra, non è stato accolto. Intanto, secondo le ricostruzioni delle agenzie di stampa, mentre Lagioia parlava è arrivata Montaruli che si è scagliata contro lo scrittore. Tanto da spingerlo ad abbandonare lo stand.
(da Il Fatto Quotidiano)
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