RUSSIAGATE, SI STRINGE INTORNO AL CERCHIO MAGICO D TRUMP, NUOVE INDAGINI SUL GENERO KUSHNER
NEL MIRINO I CONTATTI CON FUNZIONARI ISRAELIANI ED EMISSARI DI MOSCA
Si stringe il cerchio del Russiagate sull’inner circle del presidente Trump. Il procuratore speciale Robert Mueller sta indagando sui contatti avuti da Jared Kushner, genero del presidente, con leader stranieri quando faceva ancora parte della squadra di transizione che ha gestito il passaggio di consegne tra Barack Obama e Donald Trump.
I contatti con Israele
In particolare, secondo quanto rivela il Wall Street Journal, testata di proprietà dell’amico di Trump, Rupert Murdoch, l’attività di Mueller si starebbe concentrando sul ruolo avuto da Kushner nei contatti tra il governo israeliano e lo staff di Trump per tentare di bloccare la risoluzione Onu del 23 dicembre scorso con la quale si condannavano le colonie dello Stato ebraico in Cisgiordania.
All’epoca Trump era solo il presidente nominato, non ancora insediato, ma funzionari israeliani iniziarono a contattare figure chiave dello staff, come Kushner e l’ex capo stratega politico Steve Bannon, per spingere gli Stati Uniti a far valere il loro diritto di veto (Obama, modificando la politica seguita dagli Stati Uniti negli ultimi 40 anni, per la prima volta non si oppose alla condanna di Israele).
L’incontro con l’emissario del Cremlino
Il procuratore Mueller starebbe anche approfondendo il ruolo giocato da Kushner nell’incontro avvenuto nel giugno 2016 alla Trump Tower con un avvocato legato al Cremlino per ottenere informazioni utili a screditare la rivale democratica nella corsa alla presidenza, Hillary Clinton. Incontro poi rivelatosi inutile.
Perchè Kushner è accusato
Perchè Kushner viene indagato? Al genero di Trump viene contestato di aver violato un’antica legge, il Logan Act, del 1799, che vieta ai privati cittadini – com’era lui all’epoca dei fatti – di avere alcun contatto con funzionari stranieri per influenzare l’azione del governo in una disputa con gli Usa.
Kushner all’inizio non riferì di aver avuto contatti con governi stranieri (informazione obbligatoria per ottenere l’incarico alla Casa Bianca e ottenere così la “clearence”, la libertà di accesso a documenti segreti). In seguito Kushner è stato costretto ad aggiornare tre volte le sue dichiarazioni aggiornando un elenco che attualmente conta 100 contatti con funzionari e politici di oltre 20 Paesi.
(da “La Stampa”)
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