SALDI SENZA SOLDI, SECONDO IL CODACONS LA STAGIONE DEGLI SCONTI, CHE PARTE DOMANI, NON VEDRÀ LA SOLITA IMPENNATA DI VENDITE: “SI MANTERRANNO INVECE ALL’INSEGNA DELL’INCERTEZZA, VISTO CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI SONO GIÀ STATE SVUOTATE DALLE FESTE NATALIZIE”
“IL GIRO D’AFFARI NON SUPERERÀ I 4 MILIARDI DI EURO, NON CI SARÀ ALCUN PICCO NEGLI ACQUISTI, MA GRANDE PRUDENZA”
Quelli che partiranno domani saranno saldi “che non vedranno l’attesa impennata delle vendite e si manterranno invece all’insegna dell’incertezza, visto che le tasche degli italiani sono già state svuotate dalle feste natalizie”.
È quello che sostiene il Codacons, che stima un giro d’affari che “non supererà i 4 miliardi di euro”. Nessun “picco negli acquisti”, dunque spiega il presidente Carlo Rienzi, perché “il periodo dei saldi arriva a ridosso del Natale, con i budget delle famiglie già erosi dai rincari delle scorse settimane, come confermano anche i dati delle partenze” e “gran parte degli acquisti anticipati alla settimana del Black Friday”.
“Anche quest’anno si registra da parte dei cittadini una grande prudenza sul fronte della spesa da destinare ai saldi – prosegue -. In base alle nostre stime, il giro d’affari dei saldi invernali non supererà i 4 miliardi di euro, in netta diminuzione rispetto ai livelli di spesa pre-Covid”, quando invece “superava abbondantemente i 5 miliardi di euro”.
Come di consueto, il Codacons ricorda ai consumatori qualche dritta “anti-fregature”: “non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare”, ma anzi si hanno “due mesi di tempo”, e comunque meglio diffidare “degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova”, prosegue.
“Le vendite devono essere realmente di fine stagione – continua – deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino”, dunque “è improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori”. Inoltre attenzione all’etichetta: sia per “valutare la bontà” dell’articolo che per verificare che sia indicato “il vecchio prezzo”, meglio ancora se si acquista merce della quale “si conosce già” e dopo aver girato anche per altri negozi. Codacons rammenta anche che “il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche” e, in ogni caso, se si pensa “di avere preso una fregatura” ci si può rivolgere all’associazione o “ai vigili urbani”.
(da agenzie)
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