SALVINI CON LA BOSCHI FA LA FIGURA DEL PIRLA, LA MINISTRA VINCE PER KO TECNICO
INVECE CHE PARLARE DEL REFERENDUM ATTACCA IL PADRE DELLA MINISTRA CHE LO GELA: “A DIFFERENZA DEI RISPARMIATORI TRUFFATI DALLA VOSTRA BANCA LEGHISTA, NOI I SOLDI LI STIAMO RESTITUENDO”… E NEL MERITO DELLA RIFORMA NON C’E PARTITA
A La7, nella trasmissione della Gruber, durante il confronto tra il ministro Boschi e il leader leghista Salvini sul tema referendario, si è assistito al massacro di un incompetente.
La Boschi ha iniziato spiegando a grandi linee i contenuti della riforma, poi la parola è passata a Salvini che, invece che entrare nel merito, ha pensato bene di accusare il padre della ministra per il fallimento di Banca Etruria dando dati a casaccio.
La Boschi si è prima congratulata con Salvini per essere entrato nel merito della riforma, poi ha replicato che tutti i risparmiatori che avranno diritto saranno ristorati come da provvedimento del governo, a differenza dei risparmiatori leghisti che sono stati truffati dalla Banca leghista Credieuronord.
Salvini impallidisce e batte in ritirata: “Parliamo del referendum”, colpito e affondato.
Cerca di recuperare criticando il mantenimento del Senato di raccomandati ma la Boschi è documentata e gli ricorda la riforma proposta da Calderoli che diceva le stesse cose, con la differenza che Calderoli prevedeva il mantenimento degli stipendi mentre la riforma Boschi no.
Salvini balbetta, ride nervosamente e bonfonchia: “vedo che è documentata”.
Salvini non ne azzecca una, critica l’Europa e fornisce l’assist alla Boschi: “dell’Europa le piace solo lo stipendio di 20.000 euro al mese che percepisce come parlamentare europeo?”.
Salvini replica “io sono stato eletto, lei no” e la Boschi lo annienta: “Io sono stata eletta in Parlamento come lei, con il Porcellum che non ha votato il mio partito, ma il suo: se non le piaceva perchè l’ha votato?”.
Ormai in piena disfatta Salvini va completamente in tilt e della riforma costituzionale non parla più: parla di tutto, dalle moschee ai profughi, dagli artigiani agli studi di settore, dalle vacche da latte alla scuola.
La Boschi è un carro armato con i cingoli, altro che ruspa. Ha indubbiamente un gran controllo ed è preparata, alterna esposizione lineare e affondi.
Al di là delle posizioni sul referendum, non c’è partita: il ministro vince per manifesta superiorità , un ko tecnico senza appello.
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