MARINO INNOCENTE: QUANDO NOI, QUASI UNICI A DESTRA, AVEVAMO DENUNCIATO CHE L’OBIETTIVO DEI RENZIANI ERA FARLO DIMETTERE PERCHE’ SCOMODO
E LA BECERODESTRA COME AL SOLITO NON AVEVA CAPITO UN CAZZO MIRANDO AL FACILE BERSAGLIO E NON A QUELLO GROSSO… E ORA SI RITROVANO LA RAGGI
Come i lettori più attenti ricorderanno ( per quelli disattenti è a disposizione il nostro archivio on line) siamo stati tra i pochi a destra a denunciare il linciaggio mediatico cui è stato sottoposto Ignazio Marino per fini che nulla avevano a che vedere con la correttezza politica e con i fatti contestati.
Un linciaggio orchestrato dal suo stesso partito (che oggi ipocritamente si dichiara felice della sua assoluzione per bocca del turco fariseo) per eliminare dalla scena politica sia un avversario della segreteria Renzi sia un sindaco che aveva emarginato certi “poteri forti e trasversali” della Capitale (vedi ambulanti abusivi), gli stessi che ora sono rientrati in campo con la Raggi.
La sentenza dimostra che molti presunti testimoni hanno dichiarato il falso o cose inesatte, orchestrati evidentemente da qualcuno.
Ma più si andava avanti nel massacro mediatico e più risultava evidente la patacca.
Marino ci ha sicuramente messo del suo con la sua supponenza caratteriale, ma non è questo il problema.
Ci preme ricordare che a destra, invece che comprendere e denunciare la strategia del “bersaglio forte”, ovvero i mandanti renziani dell’operazione, si è stupidamente e vigliaccamente pensato solo a colpire il boccino sbagliato, pensando di trarne chissà quale vantaggio.
Col risultato che, fatto fuori Marino, la becerodestra non è arrivata neanche al ballottaggio e la becerosinistra ha perso miseramente il Campidoglio con il renziano Giacchetti.
Chi ne ha tratto vantaggio è stata solo la praticante dello studio Sammarco che da tre mesi deve ancora spiegare come abbia avuto la consulenza dalla Asl di Civitavecchia senza essere iscritta nell’apposito vincolante albo legale della struttura sanitaria.
In compenso Tredicine e compagni di merende sono tornati a vendere porchetta nel centro storico (con foto con Di Maio gaudente) , le lobby economiche di Los Angeles festeggiano la marchetta grillina, una indagata è assessore ai rifiuti e la sedicente destra porta in esclusiva i neonati a Canale 5.
E vissero tutti felici e contenti, il cervello e l’onesta sono ormai un optional.
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