SALVINI MANIFESTA CONTRO STESSO: PROTESTA PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELLE AUTOSTRADE PADAGNE, MA NON DICE CHE LE AMMINISTRA LA LEGA
NON C’E’ LIMITE ALL’INDECENZA: I LEGHISTI AUMENTANO LE TARIFFE FINO AL 7% E POI MANIFESTANO CONTRO IL SALASSO DI “ROMA LADRONA”
Nei giorni scorsi i leghisti hanno manifestato contro l’aumento dei pedaggi autostradali, bloccando per qualche minuto alcune corsie del casello di Gallarate. Strappando il biglietto del pedaggio, Salvini ha bonfonchiato: “E’ un Italia razzista contro il Nord”.
A forza di bere l’acqua inquinata del Po o il pitale della sorgente del Monviso, qualche padagno forse accusa vuoti di memoria.
Vediamo di fargliela tornare: chi sono i responsabili della maggiorazione dei pedaggi dei tratti autostradali del Nord? Chi presiede queste società autostradali?
Il presidente della “Brescia- Verona- Padova” (tariffe + 1,4% dal 1 gennaio) è un tal Flavio Tosi, il sindaco leghista di Verona.
Alla presidenza della holding che controlla la concessionaria della Bs-Pd A4 (+ 5,7% l’aumento) siede, guarda il caso, un altro leghista, il signor Attilio Schneck.
Le “Autovie Venete”, invece, hanno rincarato il pedaggio del 7%. Sapete da chi sono presiedute? Il Presidente è il leghista Matteo Piasente. Alla vicepresidenza c’è il suo collega di partito, Ivano Faoro.
A guida leghista anche il passante di Mestre (+6,2% il salasso), dove spicca sior Tiziano Bembo.
Perchè l’indignato Salvini non ha chiesto le loro dimissioni ?
Sono loro i razzisti contro il Nord contro i quali si scaglia la Lega?
Altro che prendere per il culo i cittadini del Nord: abbassate le tariffe e rinunciate agli stipendi.
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