SALVINI METTE INSIEME TOPI E ROM, POI SI OFFENDE SE GLI DANNO DEL RAZZISTA
PER ATTACCARE LA GIUNTA RAGGI ACCOMUNA RATTI ED ESSERI UMANI
Matteo Salvini dal palco di piazza del Popolo ha attaccato a modo suo la giunta Raggi. “La Capitale non può essere ricordata per i rom, per i topi, per gli autobus bruciati, e le buche per strada”, ha tuonato il leader della Lega.
Ecco, passi per gli autobus bruciati e le buche per strada, varianti infrastrutturali del degrado di una metropoli. Salvini probabilmente ha dimenticato anche altre magagne romane. Probabilmente pensando di esagerare non ha citato la proverbiale monnezza, ma ha rimediato a par suo citando i ratti, e i rom.
Ma accomunare nella stessa frase topi e esseri umani può essere fatto forse in letteratura, non in politica, non in un discorso pubblico pur davanti a ‘quattro gatti’ del centrodestra.
E non lo salva il fatto che cinque anni fa, Beppe Grillo per attaccare il sindaco Marino parlò di “città sommersa da topi, spazzatura e clandestini”.
Anche perchè allora, subissato dalle polemiche, il comico-fondatore ritirò il tweet e provò a salvarsi in corner parlando genericamente di “clandestini gestiti dalla mafia”. Ma il danno era fatto.
Ora Matteo Salvini potrà mandare bacioni rassicuranti, assumere un profilo più moderato ma non potrà cancellare le sue parole.
Al limite potrà ritrattare, spiegare, scusarsi, l’importante è che non si offenda, che non faccia la vittima se lo si accusa di maneggiare con troppa disinvoltura il linguaggio dell’odio, perchè molto semplicemente, unire rom e topi sa tanto di razzismo.
(da “Huffingronpost”)
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