SALVINI SULLO IUS SOLI NON SA DI COSA SPARLA
LO IUS SOLI NON E’ AFFATTO UNA CITTADINANZA FACILE AGLI IMMIGRATI
Ricordate quando si parlava di una svolta di Matteo Salvini, sia nella comunicazione che nell’atteggiamento? Bene, si trattava solamente di un abbaglio, perchè il tema dei migranti continua a essere la sua ossessione. E, spesso e volentieri, lo fa solamente per solleticare gli appetiti di una determinata fronda di elettori, citando parole a caso per creare casi che non esistono. È il caso di Salvini su ius soli.
Come già fatto nel giorno del suo compleanno, il senatore del Carroccio torna a martellare sul tema migranti. In un tweet pubblicato sul suo profilo nel primo pomeriggio di domenica, il leader della Lega ha “commentato” l’arrivo del nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Il nuovo leader del Pd, ha parlato anche di ius soli e Salvini sembra avere idee molto confuse su questa definizione, come si evince leggendo il suo post social.
£Letta e il PD vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati Eh, buonanotte… Se torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli Italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate
Secondo il segretario del Carroccio, dunque, lo ius soli serve a dare la “cittadinanza facile agli immigrati” (citiamo testualmente). Ma, ovviamente, la sua definizione popul-sovranista è completamente sbagliata
Cos’è lo ius soli?
Eppure basterebbe cercare sul web la reale definizione di ius soli per capire come le esternazioni di Salvini siano del tutto fuori luogo. Per esempio, prendiamo il significato “letterale” dal vocabolario dell’Enciclopedia Treccani: “Principio del diritto per cui la cittadinanza si acquisisce automaticamente per il fatto di essere nati nel territorio di un determinato Stato”.
Se non bastasse la definizione da vocabolario, vediamo come specifica — dal punto di vista giuridico — il portale Altalex: “Nel dettaglio, dal latino ‘legge del suolo’, è il diritto secondo il quale chiunque nasca ‘sul suolo’ di una determinata nazione ne diventa automaticamente cittadino”. Quindi, per farla breve: non è la “cittadinanza facile agli immigrati”, ma la cittadinanza a chi nasce nel nostro Paese e a determinate condizioni
Lo ius soli è quanto di più distante dalla cittadinanza agevolata. Si tratta di una norma — adottata in decine di Paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti — che prevede ai bambini nati sul territorio di uno Stato di acquisire automaticamente la cittadinanza di quello stesso Stato. Nessun percorso agevolato, ma una norma di buon senso e di civiltà : ciascuno dovrebbe essere cittadino del posto in cui nasce.
Soprattutto, non si può definire tecnicamente un migrante (anzi, un immigrato, secondo la terminologia utilizzata da Matteo Salvini e dal Giornale), un bambino che nasce su territorio italiano.
Se nasce in Italia, da dove emigra? Dunque, non c’è nessun percorso agevolato, nessuna scorciatoia e nessun procedimento facilitato per quanto riguarda i migranti, quando si parla di ius soli.
Le norme per ottenere la cittadinanza, per quanto riguarda le persone che arrivano nel nostro Paese, non verrebbero modificate. Semplicemente si introdurrebbe un atto di civiltà per quei bambini che nascono in Italia, che frequentano le scuole italiane, che si confrontano con loro coetanei italiani. È una azione logica o una «cittadinanza agevolata»?
(da “NextQuotidiano”)
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